Paolo Zamboni
Il professore ferrarese Paolo Zamboni, direttore della sezione Medicina e Chirurgia Traslazionale dell’Università di Ferrara e principal investigator di Brave Dreams, è stato ospite all’incontro scientifico svoltosi in questi giorni a San Vito di Cadore (Belluno), a conclusione dell’evento Verticale Solidale 2018 organizzato dalla Fondazione Il Bene, che si occupa di ricerca sulle malattie rare e neuroimmuni in collaborazione con l’Irccs Scienze Neurologiche di Bologna.
L’appuntamento – atteso dai molti malati e familiari che da sempre seguono con attenzione l’attività di ricerca e divulgazione scientifica della Fondazione – è stato in parte dedicato alla Ccsvi (Insufficienza Venosa Cronica Cerebrospinale) e allo studio clinico finanziato dalla Regione Emilia Romagna allo scopo di analizzare l’efficacia e la sicurezza dell’intervento di angioplastica con palloncino (Pta) nelle principali vene extracraniche come terapia innovativa della sclerosi multipla (Sm).
Nella seconda sessione del convegno – sotto la moderazione del neurologo Fabrizio Salvi, responsabile del Centro Il Bene – il professor Zamboni è intervenuto sul tema “Nuovi dati da Brave Dreams” sottolineando come la stampa abbia solo parzialmente riportato le evidenze che sono emerse dalla sperimentazione scientifica.
Il sottopotenziamento dello studio, che ha potuto arruolare solo 130 pazienti a fronte dei circa 600 previsti e la limitata efficacia della tecnica di angioplastica dilatativa (Pta) che solo in circa la metà dei pazienti trattati ha potuto assicurare un flusso venoso soddisfacente delle vene giugulari – poiché poco più del 50% dei pazienti presenta una Ccsvi correggibile con angioplastica con pallone – sono stati fattori pesantemente condizionanti i risultati.
Zamboni ha quindi anticipato che “a breve saranno pubblicate nuove importanti evidenze elaborando altri dati dello studio Brave Dreams”. Il professore ferrarese ha anche elogiato il lavoro svolto dal dottor Salvi il quale, nel proprio centro, ha arruolato quasi la metà dei pazienti dello studio interamente finanziato dalla Regione Emilia Romagna. Consentendo, di fatto, a questo importante trial scientifico sostenuto da tale considerevole finanziamento pubblico di giungere a conclusione, con risultati preziosi per la scienza e per i malati di Ccsvi e Sm.
L’intero evento Verticale Solidale – che ha trattato a anche il tema del testamento biologico – ha confermato l’importante ruolo svolto dalla Fondazione Il Bene nella ricerca e nella divulgazione scientifica, come testimoniato anche dalla forte partecipazione alle due giornate nelle quali solidarietà, condivisione e informazione sono stati elementi fondanti.
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