Economia e Lavoro
4 Luglio 2018
Il vice segretario Cirelli: "Chiesta una mitigazione delle sanzioni con criteri di proporzionalità e gradualità"

Confartigianato: il regolamento privacy costa 25 milioni di euro alle aziende ferraresi

di Redazione | 1 min

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Paolo Cirelli

I costi per l’adeguamento al nuovo regolamento europeo sulla privacy, entrato in vigore lo scorso 25 maggio, si aggirano per le piccole e medie imprese ferraresi –  che sono la gran parte – sui 25 milioni di euro che potrebbero essere utilizzati per la riqualificazione strumentale e il potenziamento delle risorse umane.

A parlare sono i numeri del Centro Studi Confartigianato, in queste settimane impegnata in una formazione continua, «e caso per caso», dei propri associati.

«Nessuno mette in discussione la necessità della protezione dati – chiarisce il vice segretario, Paolo Cirelli – ma così concepito, con una continua produzione di documentazione, si sta trasformando in un ulteriore eccesso di burocrazia. Per questo – sottolinea Cirelli – a livello nazionale abbiamo chiesto di chiarire e coordinare gli obblighi per le imprese, con una mitigazione delle sanzioni con criteri di proporzionalità e gradualità che tengano conto di dimensioni, numero di addetti, settori merceologici. Tanto più considerando il fatto che vige il principio europeo dello Small Business Act, ossia dell’attenzione alle piccole realtà».

Il punto, secondo Confartigianato, è che la questione, che vede in difficoltà molte aziende,  rischia di assumere più carattere ‘informatico’ che ‘morale’. «Con una proroga delle sanzioni – la chiosa – avrebbero il tempo di entrare a regime, senza danni economici».   

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