Economia e Lavoro
1 Luglio 2018
La joint venture punta a risparmiare mezzo miliardo riducendo di molto il personale delle due aziende: sconosciute le sorti dei lavoratori copparesi

Thyssenkrupp-Tata, la nuova società vuole dimezzare i dipendenti: quale futuro per Berco?

di Redazione | 1 min

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di Giuseppe Malatesta

Copparo. Nubi all’orizzonte per la Berco secondo le ultime notizie sulla fusione tra Thyssenkrupp e Tata Steel, divenuta realtà venerdì 29 giugno dopo un anno di trattative tra i due colossi industriali, che vedono nella joint venture l’occasione per ridurre le spese, anche tagliando pesantemente i dipendenti.

La tagliola, calcolata nell’ordine di circa mezzo miliardo di euro, colpirà secondo le stime circa la metà dei 48 mila lavoratori attualmente impiegati nella europea Thyssenkrupp e nell’indiana Tata Steel. Le categorie chiamate in causa saranno indistintamente quelle amministrative e quelle produttive e le riduzioni saranno suddivise tra le due aziende.

Non è dato sapere esattamente quali saranno le ripercussioni sulla Berco e sui suoi stabilimenti di Copparo e Castelfranco Veneto, di proprietà di Thyssenkrupp (che in Italia controlla anche la Ast di Terni, in Umbria). Le aspettative rispetto ad una fusione che farà di Thyssenkrupp Tata Steel la seconda più grande azienda di produzione dell’acciaio europea dopo ArcelorMittal, fino a qualche mese fa non erano così pessimistiche, ma ora l’annuncio di un taglio corposo al personale potrebbe portare nuova grane anche a Copparo.

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