Attualità
28 Giugno 2018
Venerdì il convegno alla facoltà di economia sul progetto nato con il contributo del Miur

Nasce il centro di medicina di genere di Unife

di Redazione | 2 min

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Da sx: Fulvia Signani (USL), Michele Rubbini, Tiziana Bellini, Roberto Manfredini (docenti unife), Paola Boldrini (senatrice).

Venerdì 29 giugno dalle ore 9 presso l’aula magna del Dipartimento di Economia e Management via Voltapaletto 11 il neonato centro studi per la medicina di genere apre le proprie porte e si presenta con il Convegno “Centro Studi per la medicina di genere: le ragioni di un centro universitario”.

Il centro nasce con il concreto contributo del Miur sulla scorta di un percorso culturale e professionale che da tempo vedeva impegnati docenti e personale dell’Università e delle Aziende sanitarie ferraresi e si inserisce in un contesto internazionale di grande fervore culturale e professionale e di collaborazioni nazionali, prima fra tutte quella con l’Istituto Superiore di Sanità. È stato anche presentato alla conferenza permanente dei presidenti dei Corsi di Laurea in Medicina e Chirurgia un progetto pilota nazionale che ha strutturato la Medicina di genere nel proprio percorso di formazione dei medici e del personale sanitario.

Come afferma il direttore del centro, Michele Rubbini, l’Università di Ferrara, raccogliendo i frutti di un intenso lavoro iniziato da tempo e consolidatosi su vari temi di ricerca, si inserisce da protagonista in questa prospettiva di sviluppo delle tematiche di Genere, continuando sulla strada della ricerca, della formazione, della diffusione e trasferimento nella pratica assistenziale aprendosi alla collaborazione con Istituzioni e Ricercatori.

Nel corso del convegno verranno presentati i campi di interesse, le linee di attività e una particolare attenzione verrà posta agli strumenti legislativi che la nuova legge prevede. A seguire, una tavola rotonda sul tema dello sviluppo della Medicina di Genere, approfondirà ulteriormente le attività future e le loro applicazioni nei campi della ricerca, della formazione e dei risvolti assistenziali. “Sono particolarmente soddisfatta – afferma la senatrice ferrarese Paola Boldrini, prima firmataria della proposta di legge per la medicina di genere -. Auspico ora un confronto su questi temi con gli altri paesi europei”.

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