
Gli arrestati durante l’operazione Cargo
Due condanne in patteggiamento a 4 anni e mezzo di reclusione, sette anni richiesti in abbreviato per un terzo imputato, mentre per il quarto sono stati chiesti i termini a difesa.
Si avvia alla conclusione il processo a carico di Joaqiun Martinez, autotrasportatore spagnolo di 37 anni, Nour Eddine Benazzi, marocchino di 43 anni e i tre albanesi Vital Meco, 43 anni, residente a Cento; Tonin Bibaj (33 anni) e Alfred Gjoka (36 anni), residenti in provincia di Savona (ad Alassio e Andora). Tutti vennero arrestati a fine ottobre del 2017 durante l’operazione “Cargo”, condotta dalla Squadra Mobile di Ferrara, fermati con un carico da 110 chilogrammi di marijuana – che secondo le stime della polizia oltre un milione di euro – giunto dalla Spagna fino a un capannone abbandonato di via Marconi. L’accusa era quella di traffico internazionale di droga
Marijuana in viaggio dalla Spagna a Ferrara, sequestro da oltre un milione di euro
L’autista Martinez (trovato con una ‘mazzetta’ da 13.500 euro come corrispettivo per il trasporto) e due dei tre albanesi che attendevano il carico nel capannone (Bibaj e Gioka) – difesi dall’avvocato Alessandro Falzoni – hanno patteggiato una pena a 4 anni e mezzo di reclusione. Meco – anche lui nel capannone e trovato con 280 grammi di cocaina in casa (difeso dall’avocato Alessandro Veronesidel Foro di Bologna) – ha invece scelto la via del rito abbreviato: per lui il pm Ciro Alberto Savino ha chiesto 7 anni di reclusione, la difesa il minimo della pena. Il giudice si è riservato di decidere per l’udienza del 27 giugno.
L’ultima posizione, quella di Benazzi, che viaggiava nel camion insieme a Martinez verrà invece valutata per intero il 27 giugno: il suo avvocato – l’avvocato Paolo Bicocchi – ha infatti chiesto i termini a difesa.
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