L’apertura da parte di Bper di un “Amazon Locker” – ovvero un punto di ritiro del grande colosso dell’e-commerce – non è affatto gradita dall’assessore comunale al Commercio Roberto Serra.

«La presentazione di “Amazon Locker” da parte di Bper (il servizio sarà effettuato presso un’agenzia Bper in Ferrara) renderà forse lieto qualche cliente dell’azienda americana – afferma in una nota l’assessore -. Un po’ meno felici per questa iniziativa di Bper probabilmente saranno le imprese – negozi del commercio e dell’artigianato locale che tengono aperte vetrine e luci sul territorio. È un aiuto ad Amazon del quale ipotizzo la collettività – se non alcune persone – non sentisse più di tanto il bisogno».

L’Amazon Locker attivato da Bper – sebbene sia un servizio più specifico che permette una sorta di self-service nel ritiro di pacchi non troppo voluminosi – non è però una novità così dirompente: a Ferrara ci sono già da tempo altri 19 punti di ritiro attivi convenzionati con Amazon, che permettono a chi non si trova solitamente in casa di effettuare comunque gli ordini e scegliere un punto in cui farseli spedire e andarli a prelevare con comodità: si tratta praticamente di tutti gli uffici postali e della libreria Giunti del centro commerciale il Castello. E se il Locker risulta pratico perché permette di evitare eventuali code, è altrettanto vero che quello di Bper è un singolo punto, mentre le Poste hanno il vantaggio della capillarità territoriale. Ma nessuno, finora, ha gridato allo scandalo.

La mappa con i punti di ritiro Amazon attivi a Ferrara

«Andando oltre – conclude Serra, con un auspicio -, sono certo che Bper, che si definisce “banca del territorio”, avrà in cantiere altrettante iniziative a favore del commercio e dell’artigianato locale – al di fuori di convenzioni bancarie dedicate alle specifiche categorie – magari d’intesa con le associazioni di categoria di riferimento».