Lettere al Direttore
2 Giugno 2018

Nuovo Governo, Nuova Informazione anche a Ferrara

di Redazione | 4 min

Lo scenario possibile  è nazionale ma sarebbe salutare anche nelle periferie. Tra le urgenze di cambiamento che sulla carta intende esprimere il nascente governo 5Stelle/Lega, spicca anche nel programma  l’Abolizione dell’ODG  come esigenza inrinviabile di Nuova Informazione. I Grillini da sempre hanno le idee chiare sulla fine del giornalismo “classico” all’italiana, essenzialmente ideologico e colluso psicologicamente se non peggio con i Poteri Forti:  per quasi tre mesi dal voto clamoroso del 4 marzo scorso,  abbiamo assistito a una campagna trasversale dei Radical Chic del gruppo Espresso/La Repubblica ma anche dei Radical Choc di testate tipo Il Giornale e simili,  filo PD o  filo Berlusconi Forza Italia, contro i 5 Stelle e la Lega di Salvini stessa, più Salvini segnalava distanze da Berlusconi che infatti  ha scelto (sic!) l’opposizione assieme al PD!

In realtà la cosiddetta e salutare abolizione dell’ODG  si veda articolo recente ancora di VOX, è  richiesta anche da molti giornalisti penalizzati da bandi  spesso poco trasparenti e vincoli  assurdi nell’era di Internet, anche sul piano contrattuale con le testate, certa dinamica che favorisce sempre più il precariato ecc.  Nello stesso tempo sarebbe una abolizione non in certo senso ex novo in quanto esiste già una legge in tal senso praticamente congelata….

Ovvio però che sarebbe salutare perché i  giornalisti stessi sarebbero potenzialmente più liberi,  il livello attuale del giornalismo –  nell’attuale griglia  e dinamiche ideologiche trasversali prevalenti – è appunto e come accennato sempre meno credibile, come poi percezione diffusa tra gli italiani stessi: meglio infatti Internet pur con le sue ombre o cosiddette fake news (ma è come paragonare un Universo a un Continente), fake news peraltro sempre esistite dai segnali di fumo degli stregoni  neolitici a quelli contemporanei della RAI e Media Set.

Tale Nuova Informazione infine sarebbe salutare ad esempio anche a Ferrara: tra testate ingessate e stucchevolmente moderate come lo storico Carlino local e quella ideologica a una dimensione  Nuova Ferrara, appiattite sempre più sul politicamente corretto e anche sul culturalmente corretto (grave nello specifico per una città d’arte).

Ma anche le testate on line local meno ingessate  e certamente dinamiche tempo di evoluzione: palesemente sinistroidi e legittimo sia ben chiaro tempo però  che capiscano l’aria che tira e si adeguino  un poco, lasciando perdere scandali su pavimenti irregolari che riguardano ad esempio leader dell’opposizione locale (Estense com) o simili scoop  e  certo eccessivo buonismo o radical chic culturale deja vu (Ferrara Italia) e altri magazine certo stucchevole ancora culturalmente corretto che servirà a poco per eventuali interessati candidati PD alle elezioni locali del 2019  (Maisto probabilmente con Filo Magazine)

Ferrara  sembra troppo spesso  una città fakes news: nonostante declini eclatanti in tutti i settori, sull’informazione in generale  si continua a leggere  che la criminalità è in calo e che l’equazione stranieri-criminalità è  solo una percezione;   che la Sicurezza in Zona Gad – problematiche solo recentemente ammesse! e altre aree della città è sotto controllo!  che Lega e 5 Stelle sono un pericolo per la democrazia..  che turismo e cultura vanno alla grande (solo segni + ma non esistono ricadute socioeconomiche a medio lungo termine, solo effimeri  0-0 al massimo in termini di sviluppo), che con le calotte la Città è più ecologica e pulita, ecc ecc.

Se interessa il Futuro, tale andazzo deve finire: come anni all’opposizione potenzialmente faranno bene al Post PD (sarebbe meglio un soggetto politico EX NOVO) a livello nazionale, a Ferrara, fin d’ora, non solo dopo il probabile epilogo anche a Ferrara dell’era cattocomunista e buonista e  della Percezione, pur di matrice sinistroide  la Stampa cambi paradigmi, esplori semmai  un nuovo progressismo 2.0, elettronico e realista sulle problematiche interetniche, attacchi gli avversari ma politicamente rispettando gli avversari, lasciando perdere metodi soviet o alla Travaglio/Boffo da tabloid o facebook. Quella residua liberal  prenda atto che anche il moderatismo è solo la filosofia della mediocrità e dell’opportunismo piccolo borghese tardo berlusconiano.  Quanto a 5Stelle/Leghisti local, beh  se non vogliono  clamorosamente perdere anche nel 2019  capiscano che negli anni duemila inoltrati  è necessaria una Contro Informazione ufficiale, finora sempre latitante. Allora anche con una nuova stampa di sinistra più evoluta e meno ideologica e una di destra combattiva ma altrettanto più evoluta e non contro a priori, questa Nuova Informazione che auspichiamo, sarà un poco almeno dialettica e saranno in ogni caso, qualunque opzione politica, semi  e memi fondamentali per scenari futuri desideranti e creativi per il Futuro di Ferrara.

Roby Guerra

Azione Futurista Ferrara

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