Politica
24 Maggio 2018
Al vaglio marchiatura del telaio, rastrelliere sagomate e campagne di informazione. Peruffo (FI): "La marchiatura non funziona"

Città delle biciclette, Ferrara studia un “pacchetto antifurto”

di Elisa Fornasini | 3 min

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Nella “città delle biciclette”, o nella città dei “ladri di biciclette” come l’ha ribattezzata Paola Peruffo (FI), è in corso lo studio di un “pacchetto antifurto” per limitare le brutte sorprese dei ciclisti che non ritrovano il proprio mezzo nel posto in cui l’avevano parcheggiato. Un fenomeno diffuso da tempo immemore, ma per il quale l’amministrazione comunale intende prendere provvedimenti.

Il Comune, in collaborazione con Ami, sta vagliando alcune proposte come la marchiatura del telaio, le rastrelliere sagomate che permettono di legare non solo la ruota ma anche il telaio, e le campagne di informazione su come chiudere correttamente la bici.

“Abbiamo preso contatto con un paio di ditte e stiamo aspettando il via libera dell’agenzia di mobilità per procedere – ci racconta l’assessore Aldo Modonesi -. Se ci saranno le condizioni economiche adatte, l’idea è di lanciare il pacchetto antifurto in via sperimentale già il prossimo settembre”.

Una notizia che dovrebbe rassicurare la stessa Peruffo che su questo tema ha presentato proprio ieri un’interpellanza per contrastare il proliferare dei furti di biciclette.

“Ferrara è riconosciuta a livello nazionale quale ‘città delle biciclette’, visto il largo uso di questo mezzo di trasporto da parte di persone di ogni generazione, compresi i ferraresi acquisiti e numerosissimi studenti fuori sede che alloggiano qui – scrive la consigliera forzista -. Purtroppo, però, Ferrara sta diventando parimenti anche la città dei ‘ladri di biciclette’, dal momento che sono sempre più numerosi i furti di biciclette che ormai non vengono in molti casi più nemmeno denunciati dagli utenti che subiscono la sottrazione, malgrado l’uso delle normali chiusure in commercio”.

Da qui il problema delle rastrelliere, “assenti in molti punti nevralgici della città (come in prossimità del nuovissimo Urban Center presso l’ex Mof)” o, come quelle ‘a molla’, “poco funzionali al posteggio delle biciclette, oltre ad offrire scarsa sicurezza contro i furti, dal momento che malgrado la lunghezza non ottimizzano gli spazi dei singoli stalli e non consentono un facile ancoraggio al telaio”. Inoltre “la presenza di un numero maggiore di rastrelliere sicure farebbe diminuire le biciclette parcheggiate sui marciapiedi, ancorate a tubi, grondaie o pali, rendendo gli stessi marciapiedi maggiormente fruibili ai pedoni e a utenti da tutelare, come disabili o mamme con carrozzine”.

Per questo motivo, Peruffo chiede al Comune di “investire in postazioni per il posteggio sicuro per le biciclette, vale a dire che consentano di legare agevolmente il telaio delle biciclette alla rastrelliera” e di accantonare il progetto di marchiatura del telaio. La Fiab, una delle principali associazioni di ciclisti a Ferrara, “ha valutato che questo sistema, applicato altrove, ha registrato scarsi risultati in termini di contrasto ai furti – riporta la forzista – e conseguentemente si prevede che un esiguo numero di persone marchierebbe la propria bicicletta”.

Nell’interpellanza, Peruffo chiede al sindaco “se risulta confermato il fatto che la giunta intenda procedere finanziando progetti di marchiatura antifurto delle biciclette” e “in che modo verrebbe attuato questo progetto”. La conferma, come visto, viene direttamente dall’assessore Modonesi: “Stiamo valutando le due proposte (rastrelliere e marchiatura) in maniera complementare, considerarle in antitesi sarebbe una visione miope”.

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