Politica
17 Maggio 2018
L’accusa per il segretario comunale della Lega è di manifestazione non autorizzata

Lodi a processo per le barricate di San Bartolomeo

di Redazione | 1 min

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Il segretario comunale della Lega Nicola “Naomo” Lodi è a processo per le barricate di San Bartolomeo. L’accusa, che lo vede rispondere davanti al giudice Giulia Caucci, è di manifestazione non autorizzata per i fatti del 4 marzo del 2017.

In quell’occasione “Naomo”, assieme ad altri manifestanti, protestò contro il presunto arrivo di richiedenti asilo nella frazione. “Gorino 2” e “Qui non si passa” recitavano le scritte su alcuni teli appesi davanti al casolare indicato dal leghista come possibile punto di prima accoglienza dei migranti.

I manifestanti avevano anche creato una barriera con cassette di legno e altro materiale per impedire l’accesso nel vialetto che porta al casolare di via Spinazzino, e acceso qualche fumogeno. Il furgone con i richiedenti asilo, affidati alla cooperativa Vivere, non arrivò mai in paese.

La mobilitazione venne interrotta dall’intervento della questura. “Ho ricevuto la chiamata dalla dirigente della questura – disse nella circostanza ‘Naomo’ – che mi ha assicurato che la cooperativa Vivere Qui non ha più intenzione di portare qui i richiedenti asilo. Non credo a questa teoria, ma abbiamo fato un segnale forte alle istituzioni: noi ci siamo e non vogliamo altri profughi a San Bartolomeo. Se così non fosse, siamo pronti ad occupare la casa”.

L’udienza è stata aggiornata a settembre.

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