Politica
17 Maggio 2018
L’accusa per il segretario comunale della Lega è di manifestazione non autorizzata

Lodi a processo per le barricate di San Bartolomeo

di Redazione | 1 min

Leggi anche

Morta schiacciata dal trattore. C’è un indagato

C'è un nome nel registro degli indagati per la tragica fine di Anamaria Galusca Kadar, la 44enne di nazionalità rumena morta schiacciata dalle ruote di un trattore agricolo, mentre stava lavorando in un terreno dell'azienda agricola Salvi Vivai a Volania, nel territorio comunale di Lagosanto

Alluvioni. Arrivano oltre 5,5 milioni di euro

La Regione Emilia-Romagna prosegue il sostegno ai territori colpiti dagli eventi meteorologici straordinari che, tra settembre e ottobre 2024, hanno messo in difficoltà diverse aree della provincia di Ferrara

Bergamini contro la riforma della Pac

La Lega presenterà nei consigli comunali d'Italia un odg "contro le eurofollie di Bruxelles" e in particolare l'ipotesi di riforma voluta da von der Leyen

La Regione investe 14 milioni in rigenerazione urbana: a Ferrara doppio riconoscimento

La Regione Emilia-Romagna ha stanziato 14 milioni di euro per il potenziamento degli Hub urbani, destinati a interventi di riqualificazione e sviluppo in tutto il territorio regionale. Ferrara si distingue ottenendo il riconoscimento per due progetti: l'Hub del Centro Storico e quello dell'area Gad e via Bologna, entrambi finalizzati a rilanciare il tessuto economico e sociale della città

Il segretario comunale della Lega Nicola “Naomo” Lodi è a processo per le barricate di San Bartolomeo. L’accusa, che lo vede rispondere davanti al giudice Giulia Caucci, è di manifestazione non autorizzata per i fatti del 4 marzo del 2017.

In quell’occasione “Naomo”, assieme ad altri manifestanti, protestò contro il presunto arrivo di richiedenti asilo nella frazione. “Gorino 2” e “Qui non si passa” recitavano le scritte su alcuni teli appesi davanti al casolare indicato dal leghista come possibile punto di prima accoglienza dei migranti.

I manifestanti avevano anche creato una barriera con cassette di legno e altro materiale per impedire l’accesso nel vialetto che porta al casolare di via Spinazzino, e acceso qualche fumogeno. Il furgone con i richiedenti asilo, affidati alla cooperativa Vivere, non arrivò mai in paese.

La mobilitazione venne interrotta dall’intervento della questura. “Ho ricevuto la chiamata dalla dirigente della questura – disse nella circostanza ‘Naomo’ – che mi ha assicurato che la cooperativa Vivere Qui non ha più intenzione di portare qui i richiedenti asilo. Non credo a questa teoria, ma abbiamo fato un segnale forte alle istituzioni: noi ci siamo e non vogliamo altri profughi a San Bartolomeo. Se così non fosse, siamo pronti ad occupare la casa”.

L’udienza è stata aggiornata a settembre.

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com