Eleganti corti rinascimentali, orti medievali nascosti da alti muri di cinta, piccole oasi fiorite di tranquillità e pace domestica, geometrie zen e labirinti di siepi, magnifici alberi secolari e arboreti insospettabili, celati alla vista dei passanti dalle facciate degli antichi palazzi: Ferrara custodisce gelosamente, all’interno del proprio centro storico, uno spettacolare patrimonio di giardini privati. Un patrimonio che eccezionalmente, grazie alla manifestazione Interno Verde, si metterà a disposizione della collettività: ferraresi e turisti sabato 12 e domenica 13 maggio potranno esplorare più di settanta giardini privati, gentilmente aperti dai loro proprietari. Isole segrete ricche di suggestioni e ricordi, attraverso i quali è possibile leggere la storia, i cambiamenti e i vissuti della città.
L’associazione Ilturco, che ha ideato e curato l’iniziativa, ha raccolto la disponibilità di famiglie, istituzioni, circoli e attività commerciali, che per un weekend apriranno porte e portoni, permettendo a chi vorrà partecipare all’evento di esplorare il capoluogo estense in modo originale e inedito. Un’occasione unica per scoprire dietro il rosso dei tipici mattoni ferraresi un’anima verde tanto ricca quanto capillarmente diffusa.
L’obiettivo degli organizzatori è sensibilizzare i visitatori al rispetto e alla valorizzazione del verde, fornire alla comunità una chiave per interpretare più profondamente il senso dello spazio che si attraversa, sollecitare anche nei confronti degli ospiti provenienti da altre città una più completa comprensione del passato e maggiore consapevolezza della ricchezza presente, che necessita di essere tutelata e promossa.
Per questo ogni giardino sarà accompagnato da informazioni di carattere botanico, storico e architettonico, che durante i due giorni saranno a disposizione online oltre che presso i luoghi coinvolti. Le stesse schede, corredate di fotografie, saranno raccolte in un volume a colori che verrà regalato ai partecipanti che decideranno di prenotare la propria visita alla manifestazione – a fronte di un contributo per l’iscrizione di 10 euro.
Tante altre iniziative collaterali saranno organizzate durante il weekend, in collaborazione con le associazioni e gli operatori culturali del territorio: gite fluviali per scoprire i giardini affacciati sul Po di Primaro, letture, mostre di fotografia e di illustrazione, performance artistiche, rappresentazione teatrali, momenti musicali, proiezioni e incontri a tema, laboratori per bambini. Per conoscere il programma completo dell’iniziativa e restare aggiornati sugli eventi collaterali si può fare riferimento al sito www.internoverde.it oppure seguire la pagina Facebook del festival: www.facebook.com/ilturco.internoverde/
APPUNTAMENTO AL MERCATO
Interno Verde riqualifica il Mercato Coperto di Ferrara, che per la prima volta dopo tanti anni riapre completamente al pubblico, tornando a costituirsi come un unico spazio di incontro e di scambio. Il festival ha scelto per la terza edizione di spostare il proprio centro nevralgico in via Boccacanale di Santo Stefano, all’interno dell’affascinante struttura del vecchio mercato agroalimentare, inaugurata nel 1960 su progetto dell’architetto toscano Giovanni Michelucci. Qui verrà allestito l’infopoint della manifestazione, aperto già dal pomeriggio di venerdì 11 maggio, dove ci si potrà iscrivere o ritirare il materiale informativo; sempre qui ci si potrà fermare per la pausa pranzo o per trascorrere una serata diversa dal solito – tra live set di musica elettronica e partite di tombola, giochi e serate danzanti, un programma di iniziative studiato per favorire la spontaneità della condivisione, in un’atmosfera leggera e vitale, adatta ad essere apprezzata da un pubblico trasversale e intergenerazionale.
«Il Mercato Comunale – raccontano gli organizzatori – rappresenta molto più di un ambiente all’interno del quale allestire l’infopoint. Rappresenta una sfida, un desiderio difficile da realizzare ma per questo tanto più urgente da soddisfare, la volontà di restituire alla città, dopo lunghi anni di incuria e oblio, uno dei suoi luoghi più caratteristici, appellandosi alla sua vocazione originaria. Interno Verde non censurerà il recente passato, nemmeno intende trasformare o snaturare l’identità dell’edificio, scenderà anzi in profondità nella sua storia e nel suo carattere, affinché nuovamente la volta di vetro che lo protegge possa riempirsi di voci, profumi e risate, affinché il mercato possa essere propriamente sé stesso, un luogo vitale dove parlarsi, conoscersi, trascorrere del tempo assieme». L’infopoint non sarà dunque allestito all’interno del mercato, diventerà esso stesso mercato, integrando in un ambiente coerente – progettato con materiali poveri, eppure di grande capacità evocativa – i commercianti tuttora attivi al suo interno a una selezione di prodotti e progetti in linea con lo spirito della manifestazione.
La festa per inaugurare lo spazio rigenerato si terrà la sera di venerdì 11 maggio, con il live set di Esa – musicista sudafricano, di base a Londra – e di N-Zino del collettivo salernitano 180 Grammi, chiamati a Ferrara grazie alla collaborazione dell’associazione Reverb. Sabato 12 maggio dalle 9 di mattina si terrà il live set del collettivo 180 Grammi, specializzato in dj set di musica elettronica dei mercati rionali: si comincerà con Esa e si proseguirà con Sofa Talk, Mushroom Project e Peedoo. Dalle 21 si terrà invece la Tombola di Interno Verde, alla quale potranno partecipare tutti i visitatori del festival, a cui verrà regalata una cartella al momento dell’iscrizione. A seguire una selezione musicale d’eccezione, dedicata all’italodisco anni Settanta, curata da dj Baffo.
L’ORTO DEI DETENUTI APRE PER INTERNO VERDE
L’orto più segreto di Ferrara, quello coltivato dai detenuti che abitano il carcere dell’Arginone, aprirà eccezionalmente le porte al pubblico di Interno Verde. Il festival inaugura la terza edizione con un evento decisamente inusuale, organizzato grazie alla preziosa collaborazione della casa circondariale e della polizia penitenziaria: una visita guidata che, nella mattina di venerdì 11 maggio, permetterà ai ferraresi di scoprire la natura che cresce all’ombra delle torrette di guardia e del filo spinato, curata e coltivata grazie a un progetto educativo di notevole impatto e significato, intitolato ironicamente Galeorto, coordinato dall’associazione Viale K.
«Interno Verde già dalla prima edizione ha cercato di favorire, attraverso la meraviglia suscitata dal giardino, lo sviluppo di una socialità spontanea e vicina, in un’atmosfera inclusiva, di scambio e condivisione», raccontano i soci de Ilturco, l’associazione che ha ideato Interno Verde. Questa intenzione si è esprime tanto nell’organizzazione della manifestazione, che certifica per le persone disabili l’accessibilità degli oltre 70 giardini a disposizione dei visitatori, quanto nella selezione dei luoghi da coinvolgere, tra i quali già l’anno scorso spiccava la presenza della Residenza Santa Chiara, uno dei luoghi più delicati di Ferrara per la fragilità degli utenti a cui presta le proprie cure.
«In un momento in cui purtroppo le carceri italiane vengono citate dai mass media soprattutto per le criticità di cui si fanno carico, l’apertura straordinaria dell’orto di via Arginone crediamo rappresenti non solo un’importante occasione formativa per le persone che avranno occasione di partecipare – tanto per i detenuti quanto per i visitatori accolti – ma anche un importante segnale per la comunità».
SOUND ROUTES – JAZZ MIGRANTE NEI GIARDINI DI INTERNO VERDE
Sound Routes arriva a Ferrara con tre concerti dal carattere decisamente originale, organizzati all’interno degli splendidi giardini eccezionalmente aperti al pubblico in occasione del festival Interno Verde, in collaborazione con il Jazz Club Ferrara e il Jazz Festival di Bologna.
Sound Routes è un progetto internazionale dedicato all’integrazione sociale e professionale dei musicisti migranti e rifugiati, sostenuti nello sviluppo del loro talento grazie a una serie di appuntamenti musicali organizzati tra l’Italia, la Spagna, il Belgio e la Germania. Coordinato dall’Agenzia Musicale Spagnola Marmaduke, ha trovato a Ferrara una delle proprie location, grazie alla collaborazione avviata con il festival dedicato ai giardini segreti del capoluogo estense.
Il primo appuntamento si terrà sabato 12 alle 18 nel rigoglioso giardino di vicolo del Parchetto 9: qui si esibiranno gli Hudud, parola araba che significa letteralmente “confini”, fondato da Ahmed Tanbouz, musicista e cantante palestinese che vive in Italia dal 2014. Hudud è composto, oltre che da Ahmed Tanbouz alla darbouka e al duff, da Susanna Cocchi al flauto, da Mario Brucato al clarinetto e da Lucia Slot al violino. Nello stesso giardino si terrà il secondo concerto, in programma per domenica 13 maggio alle 12, con il duo composto da Fabio Tricomi e Faraz Entessari, rispettivamente alle percussioni e al liuto armeno a manico lungo târ. Il terzo ed ultimo appuntamento si terrà domenica 13 maggio alle 18, sotto la splendida loggia rinascimentale di Palazzo Scroffa, in via Terranuova 25. In questa cornice d’eccezione, tra gli splendidi roseti e l’albero di giuda centenario, troverà spazio una combinazione tanto curiosa quanto affascinante e promettente: Enrico Simoniello si esibirà al pianoforte e Ajit Debnath alle tabla indiane.