Fiscaglia
9 Maggio 2018
I familiari di Ornella Botti hanno raggiunto un accordo con assicurazione e Comune. Prosegue il processo contro ex sindaco e assessori di Migliaro

Morì nell’auto cadendo nel Po di Volano, risarcita la famiglia

di Daniele Oppo | 2 min

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Fiscaglia. Il processo per accertare le eventuali responsabilità penali prosegue, ma senza la parte civile. I familiari di Ornella Botti, la donna che morì cadendo con l’auto nel Po di Volano nell’aprile 2012, hanno infatti raggiunto un accordo economico con l’assicurazione e il Comune di Fiscaglia.

Per quella morte, con l’accusa di omicidio colposo, sono imputati oggi l’ex sindaco di Migliaro, Marco Roverati (in carica dal 2004 al 2013) e gli ex assessori ai Lavori pubblici Daniele Frignani (2010-2013), Massimo Uba (2004-2009) e Roberto Uba (2009-2010), difesi dagli avvocati Massimo Bissi e Carlotta Bentivoglio.

Nell’udienza si martedì, tra i testimoni sentiti dal giudice Vartan Giacomelli, è comparsa anche Ilaria Simoni, l’ex responsabile dell’ufficio tecnico-manutentivo del Comune che venne inizialmente imputata e che è stata prosciolta da ogni accusa con sentenza passata in giudicato.

Il nodo della questione è la mancanza del guardrail sul tratto di via Travaglio dove perse la vita la signora Botti. Lo stesso tratto da anni aveva subito uno smottamento, con i lavori di ripristino a carico della Regione che non avevano risistemato il guardrail. Ne nacque una specie di vertenza tra Comune e Regione stessa. Simoni ha ricordato di aver più volte ricordato all’Amministrazione comunale, e al sindaco in particolare, della necessità di intervenire ma, per un motivo o per l’altro, i soldi per un intervento considerato di manutenzione straordinaria non vennero mai messi a bilancio. Lo si fece solo nel 2014, a tragedia purtroppo già avvenuta: l’intervento costò circa 7mila euro.

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