Spettacoli
7 Maggio 2018
Tre concerti per l’integrazione dei musicisti migranti: tra pianoforte, tabla, percussioni e liuti armeni

Sound Routes, il jazz nei giardini di Interno Verde

di Redazione | 3 min

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Fabio Tricomi e Faraz Entessari

Sound Routes arriva a Ferrara con tre concerti dal carattere decisamente originale, organizzati all’interno degli splendidi giardini eccezionalmente aperti al pubblico in occasione del festival Interno Verde, in collaborazione con il Jazz Club Ferrara e il Jazz Festival di Bologna.

Sound Routes è un progetto internazionale dedicato all’integrazione sociale e professionale dei musicisti migranti e rifugiati, sostenuti nello sviluppo del loro talento grazie a una serie di appuntamenti musicali organizzati tra l’Italia, la Spagna, il Belgio e la Germania. Coordinato dall’Agenzia Musicale Spagnola Marmaduke, ha trovato a Ferrara una delle proprie location, grazie alla collaborazione avviata con il festival dedicato ai giardini segreti del capoluogo estense, curato dall’associazione Ilturco nel weekend tra sabato 12 e domenica 13 maggio.

Il primo appuntamento si terrà sabato 12 alle 18 nel rigoglioso giardino di vicolo del Parchetto 9: qui si esibiranno gli Hudud, parola araba che significa letteralmente “confini”, fondato da Ahmed Tanbouz, musicista e cantante palestinese che vive in Italia dal 2014. Il repertorio del gruppo -composto da artisti provenienti da diversi Paesi, ciascuno con background ed esperienze musicali peculiari – fonde gli stili e mescola le lingue per creare una sonorità meticcia, dove si intrecciano la tradizione palestinese, araba e mediterranea. Hudud è composto, oltre che da Ahmed Tanbouz alla darbouka e al duff, da Susanna Cocchi al flauto, da Mario Brucato al clarinetto e da Lucia Slot al violino.

Nello stesso giardino si terrà il secondo concerto, in programma per domenica 13 maggio alle 12, con il duo composto da Fabio Tricomi e Faraz Entessari, rispettivamente alle percussioni e al liuto armeno a manico lungo târ. Il loro live ricorda e interpreta in chiave contemporanea la suggestione del Vicino Oriente. Entessari – musicista iraniano, diplomato al Conservatorio di Teheran, laureato poi al Dams di Bologna, concertista e solista di solida reputazione – ha infatti trovato nel musicista ed etnomusicologo catanese Tricomi, percussionista e studioso di strumenti e musiche mediorientali, un raffinato ed empatico partner con cui portare all’attenzione dell’ascoltatore la millenaria musica d’arte persiana.

Il terzo ed ultimo appuntamento di Sound Routes a Ferrara si terrà domenica 13 maggio alle 18, sotto la splendida loggia rinascimentale di Palazzo Scroffa, in via Terranuova 25. In questa cornice d’eccezione, tra gli splendidi roseti e l’albero di giuda centenario, troverà spazio una combinazione tanto curiosa quanto affascinante e promettente: Enrico Simoniello si esibirà al pianoforte e Ajit Debnath alle tabla indiane. Proveniente dal Bengala Occidentale, Ajit Debnath è specialista delle percussioni classiche della tradizione indiana e in particolare delle tabla, strumento che unisce all’aspetto ritmico affascinanti soluzioni armonico-melodiche. Nativo campano, ma residente a Bologna da diversi anni, Enrico Simoniello proviene dal jazz ma negli anni si è dedicato all’esplorazione di svariati altri linguaggi musicali, partecipando attivamente all’esperienza del Laboratorio Sociale Afrobeat, eccellenza emiliana nell’ambito della sperimentazione etnomusicologica.

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