Poggio Renatico
27 Aprile 2018
Nel'omelia ampie citazioni del Vangelo secondo Marco sulla resurrezione di Cristo

Settanta persone per l’ultimo saluto ad Antonino Buccellato

di Redazione | 2 min

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di Martin Miraglia

Poggio Renatico. Una settantina di persone hanno dato l’ultimo saluto, nella chiesa temporanea di via Salvo D’Acquisto a Poggio Renatico, a Biagio Antonino Buccellato, la vittima dell’incidente della scorsa settimana nei pressi di Uccellino.

Parenti e amici che hanno presenziato nell’assenza della moglie Susanna, ancora ricoverata all’ospedale di Cona a causa delle ferite riportate nella carambola, e del figlio Samuele dimesso pochissimi giorni fa e affidato temporaneamente ad altri parenti.

“L’arcivescovo di Bologna ci ha detto di non avere paura di osare, di non aver paura di credere, di non aver paura di restare delusi o di guardare oltre il limite stesso della vita. La paura è madre di tanti sentimenti cattivi, ma chi ascolta il Vangelo non avrà paura. Chi c’è per Gesù non ha paura”, ha detto il parroco don Roberto Pedrini nella sua omelia funebre che ha visto ampie citazioni del Vangelo secondo Marco sulla resurrezione di Cristo e le parole sullo stesso tema usate dall’arcivescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi nel suo messaggio pasquale.

“Vediamo la luce della resurrezione nelle persone buone che fanno il bene tutti i giorni, che è quello che stiamo facendo perché la preghiera per i vivi e per i defunti, con la sepoltura, sono opere di bontà, di carità e di misericordia. Vediamo le opere di bontà dei cristiani in luoghi dove c’è solo l’inferno dentro e fuori dell’uomo, vediamo la luce della resurrezione in chi sogna un mondo migliore e non smette di essere entusiasta perché pieno di gioia”, ha concluso poi don Roberto.

Al termine della cerimonia funebre, durata poco meno di un’ora, la salma è stata poi accompagnata nel suo ultimo viaggio verso il cimitero di Poggio Renatico.

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