Faccio il sovversivo
23 Aprile 2018

Partigiani e perseguitati, perdonateci!

di Faccio | 2 min

Eppure non riesco a farmela passare,  si è scritto di tutto, si é detto di tutto, i partigiani, le staffette, i fascisti, le squadracce della morte, di me e della mia consorte, del mio essere sovversivo, dell’inferno e del paradiso.

Ora dico qualcosa ancora, in un momento in cui tanti signori di “sinistra” dicono che avanzano i razzismi e i fascismi perdiamo la festa del 25 Aprile?
Ma allora siamo matti!!! Oppure ci sono cose che mi sfuggono?

Penso a Claudio Simioli a Elio Patracchini a Ermanna Chiozzi o a Clemente Storti oppure a Ferruccio Mazza, tutti partigiani, staffette o perseguitati politici che abbiamo invitato alla festa a Copparo offrendo loro una targa in ricordo per quello che avevano fatto: mi dicevano che era bellissima, tanti giovani, tante famiglie, tutti uniti in un giorno che per loro significava LIBERTÀ, mi dicevano di andare avanti a fare questo, perché era importante.

Molto impegnativa da organizzare, la forza per svolgerla me l’hanno sempre data loro.

La circolare Gabrielli è uscita nel luglio del 2017: perché non avvertire prima tutte le associazioni del territorio per organizzare al meglio tali iniziative? Dico anche l’Unione terre e fiumi o l’A.N.C.I ( associazione nazionale comuni italiani).

Diciamo pure che le avanguardie sono morte e defunte da un pezzo, ma un minimo di accorgimenti e di preparazione bisogna averla santo Dio.

Il 25 Aprile è diventato un giorno come un altro, alla Berco di Copparo i cicli lavorano normalmente e non sto parlando di materiale a caldo, come se niente fosse avvenuto, come se la storia della Resistenza fosse una storia comune e consueta.

Credetemi, di consueto e normale non c’è stato niente, questa è stata una storia straordinaria dove Operai, Dottori, Insegnanti, Mezzadri, Braccianti e avvocati hanno deciso di non abbassare la testa e di prendere la strada più difficile in quel momento, la strada dell’antifascismo.

Mi viene come una battuta ma in realtà forse non lo è…

Se tornassero al mondo i partigiani e le staffette e sapessero che stiamo distruggendo tutto non organizzando il 25 Aprile a Copparo, lavorando in un giorno così importante, tenendo aperti ipermercati e negozi, “is copa tuti” che tradotto sarebbe ci ammazzano tutti. Ecco,  forse non ci ammazzerebbero, ma ci farebbero capire che stiamo sbagliando tutto.

Io posso dire solo una cosa: PERDONATECI!!!

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