Lettere al Direttore
20 Aprile 2018

Parte male l’Osservatorio Rifiuti

di Redazione | 3 min

Il comitato Mi Rifiuto ha potuto visionare la delibera di avvio del nuovo Osservatorio Rifiuti (osservatorio che vede escluso l’unico comitato cittadino che tratta esplicitamente la materia). Da questo primo testo ci accorgiamo, per l’ennesima volta, che l’amministrazione non intende avviare un serio confronto sulla tematica del servizio di raccolta ma, evidenzia ancora il suo ruolo egemone e autoritario nelle scelte che riguardano la collettività:

– affida la direzione di questo organo di controllo al sindaco, ovvero crea di nuovo un organo dove controllore e controllato hanno la stessa direzione. Come potrà un osservatorio, diretto da un comune che decide ed è azionista del gestore, proporre azioni correttive imparziali?

– è formato da una lista di associazioni a numero chiuso e predefinito. L’Osservatorio non apre a nessun soggetto nuovo e non prevede nessun principio di rotazione o di coinvolgimento di soggetti alternativi;

– questi stessi soggetti sono chiamati a quantificare la copertura del servizio Tari attraverso la modulazione della quota e dei conferimenti a carico dei privati e delle imprese. Il nostro sospetto è che essi tenderanno a ridurre la parte a carico delle aziende che rappresentano, a scapito dei cittadini privati che non sono sufficientemente rappresentati.

– la documentazione su dati e modalità di raccolta verranno solo dal gestore. Ovvero ciò che si potrà analizzare è solo ciò che il controllato fornisce al controllore. Ricordiamo che per misurare la quantità di raccolta differenziata si misura il peso di quanto entra in stabilimento senza verificare la qualità del medesimo o che per “riciclato” si intende anche quanto finisce nell’inceneritore, per produrre calore.

E’ così che, ancora una volta, noi cittadini vediamo nascere un organo a nostra tutela, in cui la nostra funzione è limitata nella rappresentanza e nel potere decisionale, e che ci vede subalterni al potere economico e politico. Nel 2019, gli sbandierati conferimenti in riduzione saranno decisi da aziende e politici, segno tra l’altro che quanto dichiarato fino ad oggi era impreciso o propagandistico anche in virtù di bilanci previsionali in quota Tari, che non sono stati ridotti rispetto ai dati del 2017.

Ciò che noi chiediamo è una maggiore indipendenza di questo organo decisionale. Chiediamo che il presidente sia eletto tra le forze politiche di opposizione, chiediamo di poter avere la capacità ispettiva degli impianti, e che la “raccolta dati” sia effettuata da soggetti terzi e indipendenti; infine chiediamo una vera e propria tutela del consumatore finale attraverso una raccolta differenziata più ampia e l’introduzione di una tariffa davvero premiante, come sempre abbiamo chiesto e come previsto da una risoluzione da noi suggerita e approvata un mese fa.

Questa amministrazione deve smettere di creare organi di mera ratifica e impegnarsi seriamente in un confronto che risolva i problemi della città che il metodo calotte ha ampliamente dimostrato essere di forte gravità.

Cogliamo l’occasione per invitare sabato 21 e domenica 22 aprile, in via Garibaldi 2, tutti i cittadini ai banchetti (che terremo congiuntamente a Ferraraincomune) a firmare per la ripubblicizzazione del Servizio di gestione dei Rifiuti.

Comitato Mi Rifiuto

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