Lettere al Direttore
19 Aprile 2018

Lo chiamavano Naomo…

di Redazione | 4 min

Edimburgo. Sono le 11 e mi trovo nella biblioteca dell’università. Devo studiare giapponese e se rimane tempo pure arabo. Studio da un po’ e mi posso concedere una pausa.

Scorro Facebook, il sito della BBC World, i quotidiani nazionali nella loro versione online e infine quelli locali. Su Estense.com noto un’altra notizia riguardante Nicola “Naomo” Lodi, impavido vessillifero locale della Lega.

E qui mi immagino di dover spiegare ad uno straniero chi è Naomo.

Naomo comincia la sua attività di implacabile mastino della sinistra dalla sua bottega di barbiere. E a quanto mi dicono i miei amici ferraresi, è pure bravo.

Non conosco la sua età, ma a giudicare dalle foto sembra un uomo di mezza età, in salute e tutto sommato felice.

Una caratteristica degli uomini di mezza età è che generalmente cominciano a diventare protettivi nei confronti del posto in cui vivono. Lo so bene perché pure mio padre è così. Se fossi stato al posto di Naomo anche io mi sarei messo in moto per fare qualcosa. Non nego certo che le condizioni del quartiere GAD siano terribili. Del resto, prima dell’anno in scambio, ho fatto il pendolare casa-stazione per andare a Bologna tutti i giorni e al ritorno, specie di sera in inverno, ho sempre avuto paura di fare brutti incontri. Anche se avevo la bici al sicuro nel deposito e in due minuti ero fuori dalla zona più pericolosa.

In questo caso, la notizia riportata da Estense.com è la seguente:

“Interrogatorio di Naomo allo straniero”. Nicola Lodi si assume la personalissima libertà di chiedere i documenti ad un immigrato, che avrebbe alle spalle presunti e mai desunti illeciti.

Naomo fa sempre la voce grossa. Naomo vorrebbe essere lo sceriffo del quartiere. Naomo è come il rospo che si gonfia per impressionare il bue. Naomo attacca l’amministrazione a testa bassa su tutto, attaccandosi ad ogni cosa.

Ciò non toglie che qualche volta non abbia torto. Del resto, se contesti cento cose al Comune, per le leggi della statistica dieci saranno sensate.

Naomo del resto, come può fare ogni cittadino, fa politica. E la fa tutto sommato bene, perché le prossime elezioni comunali, secondo me, il centrodestra le vince. Anzi le stravince.

Lo penso per un semplice motivo: il PD ha ottenuto risultati a Ferrara, come la riduzione del debito cittadino o un progetto per la riapertura dell’ex Bazzi. E quindi farà la campagna elettorale sui fatti.

In Italia però le campagne elettorali, se le fai sui fatti, in genere le perdi.

Naomo farà una campagna elettorale ruspante, scorretta e all’insegna di comportamenti offensivi e al limite dello squadrismo seguiti da scuse dopo poche ore in cui dichiarerà il suo rispetto per le istituzioni e il suo disprezzo per la stampa, perché ovviamente i “giornalai” hanno modificato i fatti per il loro sordido tornaconto.

Sfrutterà le paure (legittime) dei residenti stanchi di non poter uscire di sera, la sfiducia per l’amministrazione locale di quelli che abitano nei paesini della provincia dove magari il ponte è rotto e le catene sui social.

Il candidato del PD lo accuserà di essere poco serio e privo di contenuti, e verrà a sua volta bollato come “il solito radical chic”.

Suoi social i cinquantenni condivideranno a mani basse gli stati di Naomo e difenderanno a spada tratta il loro leader con commenti tanto infuocati quanto claudicanti in ortografia.

Il centro destra vincerà le elezioni e i membri del PD ammetteranno la sconfitta, rifletteranno sul risultato delle urne e perderanno tempo a dilaniarsi in dibattiti interni al partito, in pieno stile sinistra italiana.

La zona GAD rimarrà il covo di spacciatori e prostitute, o al massimo si sposteranno verso qualche altra periferia.

Tutti i problemi che Naomo ha attribuito al PD si ripresenteranno inesorabili.

Il rospo che si faceva grosso di fronte al bue è uscito dallo stagno ed è entrato nell’oceano della politica, dove le correnti lo hanno ributtato malamente a riva.

Penso tutte queste cose, e le butto d’istinto su questo foglio di Word. Un’ ultimo pensiero mi entra in testa .

Ma perché, tra tutti i soprannomi possibili, si è scelto Naomo? Sembra il nome di un mostro che ruba i piedi ai bambini che non rimboccano le coperte.

Fai il bravo, che altrimenti arriva Naomo…

Buona serata e buon lavoro

Lettera firmata

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