Attualità
15 Aprile 2018
Per ora il servizio è a pagamento, "ma nulla toglie che possa avviarsi un percorso di accreditamento con il sistema sanitario nazionale

Quisisana, tecnologia del futuro per la cura degli occhi

di Redazione | 3 min

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Giorgio Piacentini e Giovanni Bragliani

di Martin Miraglia

“La casa di cura Quisisana tra un anno e mezzo compirà 100 anni, e sono passati circa sette mesi dall’inaugurazione del poliambulatorio frutto di tre anni di lavoro per completare il rifacimento di una palazzina adiacente, che comprende 10 ambulatori oltre a quello chirurgico. Oggi presentiamo qualcosa di nuovo per la città e per la provincia ferrarese”. Comincia così alla Quisisana da parte del presidente Giorgio Piacentini la presentazione della nuova tecnologia che favorirà gli interventi nel campo della chirurgia oftalmica grazia al laser a femtosecondi, uno strumento di altissimo livello che riesce ad effettuare ‘incisioni’ di soli pochi micron senza l’utilizzo di bisturi o suture.

Uno strumento che in Italia la Quisisana è una delle poche strutture ad avere e che permetterà di velocizzare, soprattutto per quanto riguarda malattie come la cataratta,  sia l’intervento vero e proprio che i tempi di recupero per il paziente. “Trent’anni fa una cataratta comportava un ricovero, ora non è più così. In questi ultimi dieci anni la chirurgia si è rivoluzionata, a livello mondiale si portano la maggior parte delle prestazioni dalla sala operatoria al day surgery, lasciando alla prima solo le operazioni ad alta complessità per ragioni di risparmio e di degenza del paziente, che dopo l’operazione va a casa”, ha spiegato ancora Piacentini che poi ha ricordato l’integrazione della struttura con il sistema sanitario regionale che ora può vantare “una sala operatoria nel centro della città: parliamo sempre di pazienti ferraresi che si spostano fuori provincia o fuori regione, ma l’intendimento è quello della massima collaborazione con l’azienda sanitaria locale e l’azienda ospedaliera universitaria affinché le persone possano scegliere e curarsi all’interno della propria città e della propria provincia”.

“Ferrara”, ha concluso Piacentini, “non è una città giovane, e per un anziano spostarsi per curarsi comporta sforzi non indifferenti. Il tutto mentre la chiusura di un ponte per lavori comporta un blocco totale: è una situazione emblematica per sottolineare che i servizi di emergenza debbano rimanere in città”.

Gli aspetti tecnici sono invece lasciati al responsabile di chirurgia della struttura, Giovanni Bragliani, che oltre a spiegare come l’intervento duri “40 minuti in totale dall’arrivo del paziente, dei quali 25 effettivi”, il laser a femtosecondi “permette di trattare diverse patologie — compresa la correzione di miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia, ndr —, anche se la cataratta è quella più prominente trattandosi anche di uno degli interventi più eseguiti in Italia”.

“Grazia al laser”, continua Bragliani, “abbiamo una tecnologia tale che permette al paziente di togliere gli occhiali alla fine del post-intervento”, migliorando quindi sensibilmente la qualità della vita dei pazienti a seguito dell’operazione.

Per ora, va detto, il servizio è a pagamento, “ma nulla toglie che possa avviarsi un percorso di accreditamento con il sistema sanitario nazionale perché possa bastare il semplice ticket”, spiegano dalla struttura che però nel frattempo fanno notare come “siamo a Ferrara, e i prezzi sono tarati su questo territorio”. Uno step, quello dell’accreditamento, fortemente voluto dai vertici della Quisisana: “Quando si è privati e accreditati bisogna andare all’unisono con il sistema sanitario regionale, non si possono prendere solo interventi di un certo tipo. Noi [gli ospedali privati accreditati, nda] all’interno del Ssr abbiamo già contribuito all’abbattimento delle liste d’attesa”. Un obiettivo da continuare a perseguire.

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