Finanza & Mercati
6 Aprile 2018
Una piccola guida sull'aspetto assicurativo e sulle modalità di richiesta danni in caso di sinistro

Incidente in moto causato da un auto: come chiedere il rimborso

di Redazione | 4 min

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(foto di archivio)

Un’allegra canzone di alcuni anni fa nel proprio ritornello declamava quanto fosse bello andare in giro per i colli bolognesi. Protagonista di quella canzone era una Vespa Special, ma lo stesso discorso vale per tutte le due-ruote, siano scooter o moto di diversa cilindrata.

La moto è libertà, forse il simbolo stesso della libertà assoluta, ma è anche senso di responsabilità sulla strada porgendo attenzione alle carreggiate, non dimenticando mai le norme di sicurezza individuali tra le quali il casco è la prima delle norme da rispettare, un grande salvavita soprattutto con le nuove linee di modelli appositamente studiati per essere belli nel design e robusti in caso d’impatto.

La moto però può essere anche fonte di pericolo e nella categoria degli incidenti su due ruote, due voci, dati statistici riportati da Qualepolizza.net nell’anno precedente, sono i valori di maggior danno fisico in seguito ad impatto: i paracarri e le automobili.

In questa piccola guida ci soffermeremo proprio sulla seconda voce, soprattutto rivolgendo un occhio all’aspetto assicurativo e alle modalità di richiesta danni in caso di sinistro. Solitamente la vita del centauro scorre serena e la motocicletta è fonte di tour, di piccoli e grandi viaggi, metafora moderna e romantica di libertà assoluta, e ciò vale per la maggior percentuale dei motociclisti.

Nel momento in cui però succede l’inevitabile, un impatto con una quattro-ruote, impatto che può essere di lieve come di grave entità, occorre stabilire una strategia nel dopo sinistro.

Le assicurazioni oggi sono molto selettive nelle analisi di richieste di risarcimento danni, siate quindi pronti a decretare la vostra strategia con un minimo di cognizione di causa.

Una grande opportunità a vostra disposizione (noi diamo per scontato, ma così non è, che la ragione sia vostra, ma le stesse disposizioni assicurative, lette al contrario, valgono anche nella contingenza che il sinistro sia causato da una vostra disattenzione) è determinato dal disegno di legge del 1° Febbraio 2007. Tale innovazione legislativa consente al danneggiato di rivolgersi direttamente alla propria compagnia assicurativa nel richiedere il rimborso diretto, a patto che sussistano alcune indispensabili prerogative.

I requisiti in oggetto sono:
– Nel sinistro sono coinvolti unicamente due e non più veicoli.
– Entrambi devono assolutamente essere identificati e documentati nel territorio italiano ed avere una polizza assicurativa valida e in essere.
– In caso di danni alla persona, tali devono essere di lieve entità, piccole ferite quantificabili entro la soglia del 9% di invalidità.
– La motocicletta coinvolta deve assolutamente avere una data di immatricolazione successiva alla data del 14/06/2006.
Il sinistro deve essere la diretta conseguenza di un urto: in tale categoria di risarcimento non verranno vagliate dalle assicurazioni lesioni e incidenti dovuti ai carichi sporgenti o alla perdita di materiale contundente da parte di uno dei veicoli.

Se rientrate al’interno di questi cinque fondamentali punti decretati dal legislatore, la procedura di richiesta diretta dei danni è una comoda porta che vi eviterà ulteriori problemi, ovviamente se dal punto di vista penale non subentrano ulteriori cause accertate dagli organi di controllo stradale come guide in stato d’ebbrezza o superamento delle soglie di velocità stabilite dalla legge.

In quel caso alla procedura di rimborso faranno seguito anche le dirette conseguenze legali d’ufficio e, con i nuovi decreti sulla sicurezza in strada, anche penali, procedure lunghe e invalidanti dal punto di vista penale per le quali meritano diversi approcci alla guida.

Ovviamente il fattore sicurezza è prioritario, l conseguenze penali e civili sono frutto di una maturazione consapevole di automobilisti e motociclisti nell’approccio alla guida.
Attenzione perché potrebbe apparire scontata l’educazione civica sulla strada, ma così non è, purtroppo.

In Italia la percentuale di evasione assicurativa è altissima e comporta una serie di riflessioni e conoscenze specifiche nel caso il motociclista sia coinvolto in un sinistro con un’automobile sprovvista di regolare copertura assicurativa in essere.Come deve comportarsi in quelle contingenze il motociclista allora? Fortunatamente non sarà abbandonato al suo destino e potrà richiedere il risarcimento al Fondo di Garanzia Vittime della Strada, finanziato con il 2,5% delle aliquote dei premi assicurativi, in grado di coprire un sinistro sino ai 6,070 milioni di euro in contingenze di lesioni personali e 1,220 milioni per quelli alle cose.

Notizia offerta da Qualepolizza.net

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