Economia e Lavoro
30 Marzo 2018
Lombardi, Filcams-Cgil: "L'azienda chiude due negozi. Vogliamo sapere il piano industriale". Il 12 aprile tavolo al Ministero del Lavoro

Sciopero a sorpresa per i dipendenti Mediaworld

di Redazione | 2 min

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di Simone Pesci

Secondo sciopero in un mese dei dipendenti di Mediaworld, che replicano la giornata di mobilitazione del 3 marzo per chiedere di fare chiarezza sul loro futuro. Uno sciopero, quello del 30 marzo, che si tiene in tutti i punti vendita sul territorio emiliano romagnolo di proprietà della multinazionale tedesca Mediamarket, che in Regione conta 10 punti vendita, per un totale di 350 dipendenti.

La mobilitazione, è stata comunicata a sorpresa da Filcams, Fisascat e Uiltucs per l’intero turno di giornata. “Ho detto al direttore di negozio della giornata di mobilitazione solamente stamattina” spiega Giorgio Lombardi, Filcams-Cgil, soddisfatto perché “la quasi totalità dei lavoratori ha aderito: potrei anche azzardare un 95-99%”. Come lo scorso 3 marzo, le motivazioni che portano ad una mobilitazione nel venerdì pre pasquale consistono nella riduzione delle maggiorazioni domenicali e nella garanzia occupazionale. Proprio il 31 marzo, infatti, i punti vendita di Mediaworld di Milano Centrale e Grosseto abbasseranno definitivamente le serrande. Ma c’è di più.

“La sede di Mediamarket Italia – informa Lombardi – attualmente a Curno (Bg), sarà spostata a Carate Brianza, in un edificio dove non ci stanno tutti gli attuali 400 dipendenti ma solo 300”. “Ma gli altri 100?” si chiede quasi con amarezza il sindacalista. Ciò che chiede Lombardi, e tutti i dipendenti, è chiarezza perché l’azienda “dice che ha dei problemi, ma non fornisce dati certi, di conseguenza vogliamo i numeri. Quali problemi hanno? Ce lo dicano perché non lo sappiamo, sappiamo solo che chiudono due negozi e che stanno utilizzando un metodo sbagliato”.

Il 12 aprile a Roma, intanto, il Ministero del Lavoro ha convocato le parti sindacali e Mediamarket per affrontare la questione. I dipendenti, invece, nella giornata di sciopero oltre a presidiare l’ingresso del negozio di via Mario Roffi, hanno distribuito dei volantini ai clienti per far conoscere le motivazioni della loro seconda protesta mensile.

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