Politica
27 Marzo 2018
Il segretario leghista: "Vogliamo un'infrastruttura nuova e che vengano tagliati gli alberi, così sono fuori norma"

Non solo ponte sul Po, “un anno di proteste per il Bailey di Cona”

di Redazione | 2 min

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“Il Pd pensa al ponte di Pontelagoscuro, mentre qui a Cocomaro sono senza ponte da 6 mesi”. Il segretario comunale del Carroccio, Nicola Lodi, promette un anno di battaglia con Cona e le frazioni di Cocomaro di Cona e Cocomaro di Focomorto come principale teatro di battaglia, in casa dell’avversario perché sia “Turri (consigliere comunale del Pd) che Calò (il presidente del Consiglio comunale) abitano da queste parti”.

E da queste parti, secondo ‘Naomo’ la temperatura è già caldissima perché “siamo imbufaliti”. A surriscaldare gli animi della Lega e dei residenti è la situazione del ponte Bailey che collega le frazioni di Cocomaro di Cona e Cocomaro di Focomorto, che si trova praticamente tagliata fuori dall’asse viario di via Comacchio.

“Vogliamo un ponte nuovo” afferma Lodi, che tira in ballo il consigliere ‘dem’ Pietro Turri: “Aveva strombazzato un ponte nuovo, con due corsie e con passaggio pedonale a inizio dicembre. Modonesi, un mese dopo lo aveva smentito dicendo che avrebbero tolto il ponte per poi riposizionarlo sistemato per un costo di 1500 euro al metro quadro”. “Farlo nuovo costerebbe il doppio” informa il leghista, che fa notare quanto sia vetusta la struttura: “Ha 80 anni, non ha senso sistemarlo. E poi Modonesi forse non sa che sotto al ponte ci sono attaccate le tubature che garantiscono i servizi: creerebbero un grave disagio ai cittadini, che sono talmente stanchi che potrebbero pure sopportare pur di vedere la strada riaperta”.

Anche le attività di Cocomaro di Cona sono a rischio, perché “hanno perso il 30-40% degli incassi, e al mattino per portare i bambini a scuola i genitori parcheggiano a Cocomaro di Focomorto per attraversare il ponte a piedi”.

Restando su via Comacchio le ire di Lodi si concentrano sull’altezza degli alberi. “Come prevede la norma – fa notare ‘Naomo’ – devono essere massimo 20 metri, alcuni superano i 30. Come mai a Cona si chiudono gli occhi? Come mai a Cento, Bondeno, Terre del Reno sono stati tagliati e qui no? Come mai si devono aspettare delle catastrofi per intervenire? Inoltre i cittadini devono svuotare le caditoie ogni anno a causa dell’intasamento dovuto dalle foglie”.

In conclusione, la promessa di Nicola Lodi: “Cona è diventata di quinta categoria? Bene, Cona sarà la nostra battaglia e saremo qui un anno”.

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