di Simone Pesci
Cala il sipario sull’edizione 2018 del “Ferrara Film Festival”, che ha portato 28 film in gara al cinema Apollo.
Il festival non poteva che chiudersi, seppure decisamente più in piccolo, in stile inconfondibilmente hollywoodiano, con la cerimonia di consegna dei Dragoni D’Oro, un vero e proprio premio Oscar in salsa ferrarese.
“Nel nostro piccolo stiamo facendo conoscere Ferrara al di fuori delle Mura” esordisce Maximilian Law, ferrarese trapiantato a Los Angeles e direttore artistico della rassegna cinematografica. Una kermesse che, oltre ai film, è stata nel segno di Giovanni Bartolucci, scomparso tragicamente lo scorso 4 agosto e grande appassionato di film, al quale l’amico Giovanni Di Bella ha voluto dedicare un ricordo – seguito da una proiezione di un video con le foto di Bartolucci insieme a personaggi del grande schermo -, perché “aveva una passione viscerale per il cinema, ed era un cittadino importante per Ferrara”.
Seduti nella platea della gremita Sala Estense, in attesa di conoscere i nomi dei film e degli attori vincitori, c’erano numerose autorità, fra le quali la consigliera regionale Marcella Zappaterra e il vicesindaco, e assessore alla Cultura, Massimo Maisto che sono intervenuti sul proscenio sia per premiare 2 delle 11 categorie in gara, ma anche per elogiare il festival. “Il Ferrara Film Festival è un bambino che sta crescendo in una città che ha una particolare vocazione per i festival” afferma Zappaterra, mentre Maisto ricorda che “siamo in un luogo d’arte e di cultura ogni giorno, è bello che nel segno della nostra attività quotidiana ci siano delle settimane speciali come questa”.
Finiti i convenevoli, il palcoscenico è tutto per i vincitori delle 11 categorie in concorso, che nel dettaglio sono le seguenti: Young Unicef award – “Sing”; Effetto Hollywood award – “The Recall”; Emilia Romagna film makers award – “Axioma”; Miglior cortometraggio world – “Stella 1”; Miglior cortometraggio Usa – “Hyena”; Miglior attrice protagonista lungometraggio Usa – Rachel Braunschweig in “Contro l’ordine divino”; Migliore attore protagonista lungometraggio Usa: Vincent Lacoste in “Tutti gli uomini di Victoria”; Miglior regista: Mauro Borrelli con il film “The Recall”; Miglior documentario – “Above the drowning sea”; Miglior lungometraggio world: “Contro l’ordine divino”; Miglior lungometraggio Usa: “In dubios battle”.
Dopo il definitivo calo del sipario, l’arrivederci è al 2019.
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