Economia e Lavoro
22 Marzo 2018
Parla Dalia Bighinati, volto e voce storica dell'emittente televisiva

“Telestense vittima della crisi del settore”

di Marco Zavagli | 2 min

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“Il mondo dell’informazione locale è esploso anni fa, e la crisi dell’editoria locale in modo particolare, ha lasciato sul campo molti cadaveri”. A parlare è Dalia Bighinati, volto e voce storica dell’emittente televisiva locale che da quarant’anni opera a Ferrara e provincia.

“Per quanto riguarda l’editoria televisiva nel 2008/09 nella nostra regione molte emittenti sono state costrette a fare ricorso agli ammortizzatori sociali. Ormai sopravvivono solo le grandi concentrazioni di testate attorno a grossi gruppi industriali”. È la cronistoria recente del mondo dell’editoria locale che “ormai non si sostiene più da solo – ammette la giornalista -. E di questo se ne è reso conto anche lo Stato, anche se dopo anni, e ha provveduto con una nuova legge che abbandona i fondi a pioggia in favore della meritocrazia aziendale. Ma manca ancora l’operatività del provvedimento, e intanto le emittenti locali languono. Lo stesso vale per l’Emilia-Romagna, che attende ancora una legge, a differenza di Toscana e Lombardia o Veneto”.

Anche per questo, giustifica Bighinati, “nonostante il settore sia in continua trasformazione, noi abbiamo assicurato occupazione per tutti questi anni. È dal 2014 che siamo in crisi, crisi che ha investito prima la struttura più grossa, Telesanterno, per investire poi anche Telestense a Ferrara e per i motivi anzidetti non è stato possibile attivare quei processi di innovazione che sarebbero stati necessari”.

Per quanto riguarda il futuro prossimo, “ieri l’assessore Palma Costi ha detto che un imprenditore deve essere bravo anche nella ricerca di un partner e noi lo stiamo facendo. Ricordo però che due anni fa eravamo andati a rappresentare questi problemi proprio all’assessore e non per Telestense o Telesanterno, ma in rappresentanza dell’intero mondo televisivo regionale. Segnalavamo allora i problemi di oggi, ma nessuno ci è venuto incontro. E non abbiamo mai chiesto fondi a pioggia, ma opportunità di dare lavoro”.

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