Eventi e cultura
21 Marzo 2018
Animazione del Gruppo Archeologico Ferrarese per l'ultimo appuntamento con la mostra di La Motta

Le dee ‘senza età’ prendono vita al museo Archeologico

di Redazione | 2 min

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In coincidenza con l’arrivo della primavera, la mostra “Dei senza età” di Alessandro La Motta saluta Ferrara e il Museo Archeologico Nazionale. Per tutti i visitatori però sarà possibile apprezzarla un’ultima volta grazie ad una visita guidata speciale, sabato 24 marzo alle 15.30, condotta dallo stesso La Motta con la collaborazione del Gruppo Archeologico Ferrarese.
Una sorpresa inoltre attende grandi e piccini: le dee celebrate dall’artista, nonché rappresentate sui capolavori della ceramica attica e sulla coroplastica di Spina, saranno presenti in carne ed ossa e si aprirà un palcoscenico sugli antichi misteri che caratterizzavano il culto di Demetra e Persefone, divinità della terra e della rinascita.
Ad aprire la mostra, inaugurata il 24 febbraio, era stata infatti la conferenza di Serena Raffiotta, archeologa protagonista di una vicenda unica: il ritorno in Italia, e nello specifico al Museo di Aidone, della testa di Ade (conservata al Getty Museum di Malibù), proprio quell’Ade che assieme a Demetra e Persefone completava la triade divina di Morgantina.
Una storia “senza età”, quella che ha colpito La Motta e che predomina nelle sue opere su rame, legno, ardesia e carta cotone. Volti di dee si stagliano sui lavori dell’artista riminese, volti che emergono dalle tenebre e, grazie alle combustione, sembrano parlare la lingua di un passato che si mescola al presente. La Motta, nella sua continua ricerca di colore e suggestioni, lascia che siano le iconografie antiche da cui trae ispirazione a parlare direttamente all’uomo moderno. Non cerca di essere un intermediario, quanto piuttosto uno spettatore curioso e ispirato che vuole gridare il fascino di un mondo che ha ancora molto da raccontarci. E la voce delle opere antiche e moderne sabato pomeriggio si alternerà a quella delle volontarie del Gaf che interpreteranno “le dee di La Motta”.
L’evento e la visita guidata sono gratuiti, previo pagamento del biglietto d’ingresso al museo.
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