Spettacoli
20 Marzo 2018
Concerto del Coro polifonico di Santo Spirito la Domenica delle Palme con musiche di Tomas Luis de Victoria

Officium Tenebrarum alla chiesa di Santo Spirito

di Redazione | 2 min

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Ci sarà un grande “Concerto di primavera” domenica 4 maggio, alle ore 17, nella cornice della Sala delle Bifore della Delizia di Belriguardo (via Provinciale 274, Voghiera), con la storica e intramontabile Filarmonica di Voghenza

Nella cornice della chiesa di Santo Spirito, il Coro Polifonico proporrà domenica 25 marzo prossima (domenica delle Palme), con inizio alle ore 21, un concerto di musica sacra a cappella riproponendo il rito dell’Officium Tenebrarum, che si recita e si cantava nelle notti del triduo pasquale.

Innumerevoli compositori si sono cimentati nel musicare l’intero rito o parti di esso (i celeberrimi responsori della Settimana Santa), ma il Coro Polifonico di Santo Spirito (preparato da Francesco Pinamonti) proporrà le musiche di Tomas Luis de Victoria (1548?-1611), autore spagnolo simbolo ed emblema assieme al Palestrina, della musica sacra rinascimentale nei precisi canoni dettati dal Concilio di Trento. In queste sue opere de Victoria (ecclesiastico che mai, a differenza dei contemporanei, compose musica “profana”) esprime il grande dolore per la morte del Cristo in una maniera profonda e sentita, segno della sua grande fede.

Si eseguiranno i tre “notturni” della Feria VI in Passione Domini, con il canto degli invitatori, delle Lamentazioni del Profeta Geremia, dei responsori, delle Lectiones, tutto ciò grazie al Coro Polifonico, ma con la necessaria partecipazione di Danilo Zeni nelle parti gregoriane, tutti diretti dal maestro Maurizio Sacquegna, musicista, studioso e direttore di coro veronese, tra i massimi esperti nell’esecuzione di questo repertorio.

Tenebrae (o Officium Tenebrarum) è nella liturgia cattolica il nome che storicamente veniva comunemente usato per l’ufficio notturno del Mattutino del Giovedi, Venerdì e Sabato della Settimana Santa.

Anzi, fino alle riforme del XX secolo, era la liturgia più importante durante il triduo pasquale; essendo una combinazione di Mattutino e Lodi, era una celebrazione ampia e ricca di letture, e comprendeva il canto dei salmi, delle lamentazioni, dei responsori, del Benedictus e del Miserere.

Il nome non deriva dal fatto che fosse un rito notturno: anzi, veniva di fatto officiato – quantomeno in Vaticano – la sera prima. Si svolgeva secondo l’usanza con lo spegnimento progressivo di 15 candele, una dopo ogni salmo.

Alla canto del Benedictus  tutte le candele erano spente, perciò quello che seguiva era cantato in tenebris.

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