Barbara Grassilli

Formignana. Passata la festa della donna con cortei di protesta, mimose e altro, cosa rimarrà poi? È la domanda che si pone Barbara Grassilli, responsabile sicurezza donne Ln Formignana-Tresigallo, secondo la quale “le varie manifestazioni, seppure positive, lasciano il tempo che trovano”.

Le soluzioni sono altre, ben oltre l’8 marzo. “Trovo utile che l’educazione e la prevenzione della violenza diventino materia didattica nelle scuole per formare giovani che saranno buoni padri-mariti-compagni – spiega Grassilli -; progetto che il nostro comune ha già orgogliosamente avviato con la collaborazione di maggioranza e minoranza. Insisto nel dire che un buon dialogo fra i sessi è l’unica arma che abbiamo per combattere le pubblicità sessiste subdole e dannose”.

A ciò collega le case chiuse. “Alla luce dei buoni risultati del nostro partito, che nel programma prevede l’apertura delle case chiuse, confido nell’intelligenza e buon senso di Matteo Salvini – aggiunge la leghista – e mi auguro che un argomento così delicato sia trattato con le dovute precauzioni. Se così non fosse, regrediamo di secoli, rischiando di stigmatizzare il corpo femminile a puro strumento di piacere, con tutte le conseguenze negative annesse”.