Cimice asiatica. Torna l’incubo per gli agricoltori
La cimice asiatica, il temuto insetto polifago che appariva ormai sotto controllo, è tornata e i danni riscontrati dai produttori agricoli non sono più solo sulle pere, ma anche sul mais
La cimice asiatica, il temuto insetto polifago che appariva ormai sotto controllo, è tornata e i danni riscontrati dai produttori agricoli non sono più solo sulle pere, ma anche sul mais
Sabato 6 settembre, alle 18.30, presso il piazzale della stazione ferroviaria di Marzabotto, si è svolta la cerimonia di intitolazione del Centro Giovanile comunale a Federico Aldrovandi, nel ventesimo anniversario della sua morte
Notte movimentata in centro a Ferrara, dove un pluripregiudicato ferrarese è stato denunciato dalla Polizia di Stato per tentato furto. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine per diversi reati contro il patrimonio, è stato bloccato dagli agenti della Squadra Volanti poco dopo aver tentato una spaccata ai danni di un esercizio commerciale
Con l’avvio del nuovo anno accademico, la ricerca di un alloggio diventa una delle priorità per gli studenti fuori sede. Se Venezia, Firenze e Milano si confermano le città universitarie più care d’Italia, con monolocali che superano facilmente i mille euro al mese, Ferrara si posiziona quasi in fondo alla classifica, offrendo agli studenti una delle soluzioni più accessibili del Paese
Succede a molti studenti che, non trovando casa nella sede dell’Ateneo prescelto, decidono di iscriversi altrove. Oggi, infatti, la disponibilità di un alloggio è un fattore determinante nella scelta di trasferirsi in una nuova città. È proprio agli studenti che vuole andare incontro la Cooperativa Sociale Cidas con il Progetto Contatto, realizzato in collaborazione con Comune e Unife
di Martin Miraglia
Ce l’ha fatta contro ogni pronostico. Se è vero che alla fine di questa tornata elettorale è una frase che si può usare per tutti i candidati del centrodestra nel nord Italia, l’impresa di Alberto Balboni, ex senatore fino al 2013 con il Pdl, ha sicuramente dei contorni di sorpresa maggiori dei suoi colleghi candidati alla Camera.
Complice il gap demografico che sbarra il voto a sette generazioni per la camera alta del parlamento, in un collegio uninominale comprendente anche ampi stralci della provincia bolognese, la sua posizione da candidato all’uninominale per il Senato con il centrodestra sembrava metterlo in seria difficoltà fino alla vigilia del voto.
Contro una politica esperta come Sandra Zampa poi, anche le proiezioni del 3 marzo lo davano per spacciato: se i collegi alla Camera erano già segnalati come seriamente contendibili, alla sua avversaria erano riconosciuti circa 7 punti di vantaggio su di lui. Un abisso.
All’inizio dello spoglio invece, Balboni prende il comando per una manciata di voti e non lo mollerà più arrivando alla fine con un vantaggio del 5% e facendo segnare anche la vittoria assoluta nel basso ferrarese. Lui, come spiegheranno alcuni dei suoi familiari quando si cerca nella notte di recuperare un suo commento, non lo sa nemmeno: è molto mattiniero, quindi sarà il primo ad alzarsi. Perché succeda, ha spento il cellulare ed è andato a dormire appena commentati con soddisfazione gli exit poll rilasciati alle 23 di domenica.
Alberto Balboni, 59 anni a giugno, si candidò per la prima volta in parlamento nel 1996, collegio della Camera Ferrara-Cento. Sfiorò il 40% dei voti ma venne sconfitto. Ci riprova nel 2001 sempre con Alleanza Nazionale e questa volta ce la fa, gli vengono assegnate le commissioni affari esteri, finanze e agricoltura e diventa un membro della giunta delle immunità parlamentari.
È l’inizio della sua ascesa: viene rieletto nel 2006 e ancora nel 2008, in mezzo a Ferrara quando si parla del senatore ci si inizia a riferire a lui e sui muri della città gli dedicano scritte generose e molto meno. La legislatura dura, ma verso la fine viene fondato Fratelli d’Italia, lui dice di voler seguire Giorgia Meloni su impulso di quanto ha fatto il figlio Alessandro: il Pdl gli nega la ricandidatura ed è costretto a rimanere fermo per un giro.
Per Fratelli d’Italia comincia a ricoprire la carica di portavoce regionale del partito, si candida anche alle europee del 2014 senza successo, si inizia a pensarlo in fase calante. Fino alla notte del 4 marzo 2018, quando prende più di 110mila voti, e viene rieletto nella camera dove ha sempre votato.
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