Spal
4 Marzo 2018
Una rete di Grassi ad inizio ripresa decide la sfida contro i rossoblu. Ospiti subito in dieci – espulsione di Gonzalez – ma biancazzurri concreti, cinici e nuovamente in zona salvezza

Spal-Bologna, delirio biancazzurro nel derby

di Federico Pansini | 9 min

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(foto di Alessandro Castaldi)

Una Spal bella, solida e concreta fa suo il derby regalandosi la seconda vittoria consecutiva in campionato e, in attesa di Torino-Crotone, anche il quartultimo posto in classifica che significa, momentaneamente, salvezza. Gara d’altri tempi al “Paolo Mazza”, caratterizzata dall’espulsione di Gonzalez dopo 10’ che lascia il Bologna in inferiorità per tutto il corso del match.

Ma i biancazzurri meritano il successo, che arriva grazie alla rete di Grassi a inizio ripresa. Antenucci e compagni sono stati superiori per gioco, solidità e tenacia espressi sino all’ultimo secondo, quando gli ospiti costruiscono la prima e unica palla gol del match sprecandola però clamorosamente con Destro. Grande festa sugli spalti, con i tifosi della Curva Ovest autori di una coreografia leggendaria.

LA GARA. Il derby. La Partita. Con la p maiuscola. In una Ferrara imbiancata dalla neve e, proprio prima della gara, inzuppata dalla pioggia incessante, non si parla d’altro da settimane. E il giorno è finalmente è arrivato: la Spal ritrova il Bologna, in una sfida che trasuda storia da sempre, che oltre a tre importantissimi punti mette in palio anche l’orgoglio di migliaia di tifosi. Quello dei tifosi biancazzurri che con i rossoblù vivono da sempre una rivalità accesissima, fatta anche di slogan e sfottò che hanno spesso caratterizzato la cornice delle partite tra le squadre in campo.

Piove già da ore su Ferrara, come scritto, quando le squadre scendono in campo per il riscaldamento. Il campo appare comunque in buone condizioni, nonostante la neve dei giorni passati si sia inevitabilmente tramutata in acqua depositata sopra e al fianco dei teloni stesi al fianco del terreno di gioco. Al lavoro nei giorni precedenti al match tanti operai e volontari, il cui grande lavoro permette il regolare svolgimento della gara sia per quanto riguarda il manto erboso che per gli spalti, perfettamente ripuliti per il regolare afflusso dei tantissimi tifosi (da Bologna 1600 a riempire il settore ospite) che non vogliono perdersi il derby.

La Spal arriva alla sfida con un ritrovato ottimismo dopo il difficilissimo mese di febbraio, che aveva coinciso anche con diverse voci riguardanti un possibile esonero di mister Semplici. E invece sul clan estense è tornato il sereno dopo la bella quanto convincente ed ancor più importante vittoria di domenica scorsa sul campo del Crotone: proprio dai calabresi, che occupano l’ultimo posto utile per la salvezza, i biancazzurri distano solo di una lunghezza.

Due le novità di formazione rispetto all’ultima gara: Felipe vince il ballottaggio con Simic (autore di uno dei tre gol allo “Scida”) in difesa, mentre Viviani rileva in cabina di regia Schiattarella, squalificato. Nei rossoblù, il rientro di Verdi dal 1’ dopo l’assenza per infortunio.

Il pre match è tutto per lo spettacolo del tifo in cui la Ovest recita la parte dell’assoluta protagonista. Dopo il consueto scambio di cori di scherno tra i due settori, la “Campione” sale in cattedra con la più imponente quanto elaborata coreografia forse mai vista al “Mazza” (e che ha portato tantissimi tifosi biancazzurri ad un incessante lavoro di preparazione per oltre un mese e di allestimento giorno e notte prima della gara).

Attraverso alcune corde collocate sulla tettoia della tettoia della Ovest viene issata una scenografia “teatrale” che ricopre l’intera curva all’insegna della tradizione cittadina: prima un drago vestito di rossoblù, poi il patrono di Ferrara, San Giorgio, a cavallo e armato di spada ad abbattere la minaccia. Tutt’attorno migliaia di cartoncini colorati a formare lo sfondo e lo striscione ai piedi recitante “Difendendo antiche mura in questo arduo cammino sfideremo fieri il destino”.

Uno spettacolo che tutto lo stadio ammira ed applaude e che lascia di stucco anche i sostenitori felsinei: il settore rossoblù risponde con palloncini rossi e blu seguiti da un piccolo striscione esposto con un provocatorio “Spallini chi?”. Clima infuocato, tifo incessante e la gara prende il via.

CRONACA. La Spal parte in maniera decisa e dopo 2’ ecco la prima conclusione: Lazzari sfonda sulla destra e serve Antenucci, destro a giro alto sopra la traversa della porta rossoblù.  Passano 21’ ed è ancor più pericoloso Felipe, che sul versante si sinistra si inserisce e crossa teso verso il centro dell’area senza però trovare la deviazione decisiva degli attaccanti estensi.

I biancazzurri sono tarantolati nelle prime battute: squadra corta e capace di allargare la difesa dei rossoblù, che appaiono leggermente frastornati dall’inizio di Antenucci e compagni. E la gara si complica in pochissimi minuti per la squadra di Donadoni: dopo 5’ Poli è costretto a chiedere il cambio per un problema muscolare, al suo posto Donsah.

Passano altri 5 e la gara rischia di avere il suo primo snodo cruciale: Antenucci raccoglie e mette giù magistralmente un lancio di Lazzari, costringendo al fallo da ultimo uomo Gonzalez. Rosso diretto per il difensore sudamericano, proprio nei pressi della linea dell’area di rigore, e Bologna in inferiorità numerica con una gara davanti.

Sul pallone va Viviani, letale in questa stagione sulle punizioni: il numero 77 spallino non si smentisce con una conclusione rasoterra che sorprende la barriera bolognese e lascia di sasso Mirante, ma la sfera si spegne di pochissimo sul fondo sfiorando il palo. Il “Mazza” ribolle e in campo l’adrenalina cresce in maniera esponenziale: Lazzari semina il panico sulla destra e viene abbattuto da Dzemaili e tra i due giocatori si accende una zuffa che porta Rocchi ad estrarre due gialli per calmare gli animi.

La Spal è padrona del campo e si susseguono occasioni: prima Grassi al 15° con un destro dal limite che finisce di pochissimo sul fondo, poi Antenucci 10’ più tardi con un mancino a giro da posizione decentrata, su cui Mirante non arriva nonostante il volo acrobatico, ma anche in questo caso la conclusione sfila sul fondo a poca distanza dal legno della porta rossoblù.

Nel mentre, Donadoni ricorre ad un cambio tattico: il neo entrato Donsah si abbassa sulla linea di difesa, e il Bologna passa ad un 441.

Clamorosa occasione per i biancazzurri al 33°: Kurtic lascia sul posto De Maio e crossa a centro area, la sfera arriva sui piedi di un liberissimo Lazzari che ha tutto il tempo di stoppare e concludere ad un metro dalla porta di Mirante, ma il numero 29 calcia clamorosamente alle stelle per la disperazione del “Mazza”.

La prima conclusione della gara del Bologna al 35°: il destro al volo di Di Francesco dal limite finisce però abbondantemente lontano dalla porta di Meret. Il campo diventa sempre più pesante con lo scorrere dei minuti e le due squadre non si risparmiano nei contrasti: saranno ben sei gli ammoniti al termine dei primi 45, con il risultato che rimane fermo sullo 0 a 0 dopo un primo tempo vibrante e in cui la Spal sfiora più volte il gol del vantaggio contro un Bologna in inferiorità numerica dopo appena 10’ di partita.

Non ci sono cambi ad inizio ripresa: squadre in campo con gli stessi 11 iniziali.  La gara si sblocca dopo 2’: cross dalla sinistra e Masina tocca in corner: dalla bandierina Viviani indirizza la sfera verso il centro dell’area, respinta corta della difesa rossoblù, sul pallone si avventa grassi con un destro secco di contro balzo che si infila nell’angolino alla sinistra di Mirante. Il “Paolo Mazza” esplode, la Spal è avanti e la Curva Ovest è una bolgia.

Vantaggio meritato per i biancazzurri, che concretizzano una superiorità certo magari facilitata dalla superiorità numerica, ma evidente in termini di gioco ed occasioni. Donadoni cerca di ravvivare i suoi inserendo Avenatti come punta a sostegno di Destro troppo isolato nella morsa di una difesa estense impeccabile: gli lascia il posto Verdi.

La gara, dopo un ora giocata a ritmi indiavolati, cala leggermente d’intensità. La Spal, trovato il vantaggio, bada giustamente al sodo, cercando di contenere i tentativi avversari che quasi mai si avvicinano all’area di rigore, rendendosi allo stesso tempo pericolosa con le ripartenze degli instancabili Mattiello e Lazzari.

Semplici ricorre ai primi cambi della gara: prima Everton al posto di Viviani, poi uno dei tanti ex della gara, Floccari che rileva un applauditissimo Paloschi. Donadoni esaurisce le sostituzioni provando il tutto per tutto: dentro Orsolini per Masina.

La Spal chiude tutti i varchi e intelligentemente aspetta il Bologna nella propria metà campo, esaltando la capacità dei biancazzurri di mettere dentro una ragnatela fatta di corsa, pressing e raddoppi costanti ogni tentativo degli ospiti.

Si arriva così nel recupero quando uno stremato Lazzari, tra i migliori in campo, cede il posto sommerso dagli applausi a Simic. Ma quando tutto sembra finito, all’ultimo minuto dei 4’ di recupero la Spal rimane in dieci con il doppio giallo di Mattiello e ad un soffio dal fischio finale, il Bologna crea la sua prima e unica occasione da rete. Orsolini sfonda sulla corsia mancina e mette in mezzo, la palla sfila in mezzo all’area e finisce sul piede di Destro, che meno di mezzo metro dalla porta di Meret, e con il portiere estense tagliato fuori, calcia clamorosamente alto sopra la traversa facendo esplodere la Curva estense come per un gol segnato.

Incredulo l’attaccante, e lo stadio biancazzurro smette di respirare per una manciata di secondi di autentico terrore, che si trasformano in aria pura dopo alcuni istanti con il fischio finale di Rocchi che scatena la festa del pubblico e della curva estense.

La Spal conquista altri tre pesantissimi punti, la seconda vittoria di fila che, in attesa della sfida tra Torino e Crotone, riporta i biancazzurri in zona salvezza, a più due sui calabresi. La vittoria nel derby, in vista di un’altra sfida importantissima per la corsa alla permanenza in serie A domenica prossima contro il Sassuolo, può essere autentica energia pura per le ritrovate ambizioni dei ragazzi guidati da mister Semplici.

Il tabellino della gara

SPAL-BOLOGNA 1-0

Marcatori: 2’ st Grassi.

SPAL (3-5-2): Meret sv; Cionek 7.5, Vicari 7, Felipe 7; Lazzari 7.5 (43’ st Simic sv), Grassi 7.5 , Viviani 6.5 (21’ st Everton Luiz 6.5), Kurtic 7, Mattiello 6.5; Antenucci 6.5, Paloschi 6.5 (30’ st Floccari 6). A disp.: Gomis, Marchegiani, Bonazzoli, Konate, Vaisanen, Vitale, Costa, Dramè. All.: Semplici 8.

BOLOGNA (3-5-2): Mirante; De Maio, Gonzalez, Helander; Di Francesco, Poli (5’ pt Donsah), Pulgar, Dzemaili, Masina (33’st Orsolini); Verdi (13’ st Avenatti), Destro. A disp.: Santurro, Nagy, Krafth, Krejci, Crisetig, M’Baye, Falletti, Romagnoli, Torosidis. All.: Donadoni.
Arbitro: Rocchi di Firenze.

Note: giornata fredda e piovosa, terreno pesante. Spettatori: 12000 circa. Ammoniti: Lazzari e Dzemaili per reciproche scorrettezze, Donsah, Antenucci, Felipe, Pulgar per gioco falloso. Espulsi: Gonzalez (B) al 5’ pt per fallo dal ultimo uomo, Mattiello (S) per doppia ammonizione. Angoli: 4-4. Recupero tempo: 1’ pt; 4’ st.

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