Comacchio
25 Febbraio 2018
Il consigliere comunale: “No a indebitamenti pluridecennali per progetti faraonici e cantieri eterni”

Mari (Fi): “Ok recupero di Sant’Agostino, ma non diventi un teatro”

di Redazione | 1 min

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Comacchio. Giusto il recupero del convento di Sant’Agostino, ma non per farci un teatro. È l’opinione del consigliere comunale di Comacchio Emanuele Mari (Forza Italia).

“È giusto il recupero di Sant’Agostino, in quanto sito fortemente rappresentativo della città storica, ma gli interventi devono limitarsi allo stretto indispensabile, ossia mettere in sicurezza e valorizzare i soli elementi architettonici significativi rimasti quali la facciata e la torre, riducendo fortemente costi e tempi di recupero e orientando le attività che si intenderà avviare nel grande parco anch’esso da qualificare – spiega il consigliere -. Vanno abbandonate idee velleitarie e nostalgiche di recuperare l’intero complesso sia perché buona parte di esso non ha il pregio delle emergenze originarie, sia perché la comunità comacchiese non può sopportare, con indebitamenti pluridecennali, il peso di progetti faraonici e di cantieri eterni. In questa ottica non mi pare opportuna la previsione di un teatro di 600 posti, quando Comacchio un teatro già lo ha e necessita piuttosto di ambienti di dimensioni normali da adibire a funzioni continuative e non saltuarie e quando soprattutto necessita di spazi aperti per eventi e attività estive”.

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