(L’articolo è stato aggiornato successivamente alla pubblicazione iniziale)

di Martin Miraglia

Poggio Renatico. Un boato ha squarciato il silenzio della notte poggese intorno alle 3.30 del mattino di sabato quando ignoti malviventi hanno fatto esplodere la cassa automatica della filiale di Poste Italiane di via Cavour, nel pieno centro del paese.

L’esplosione, sulla quale i dettagli sono al vaglio del nucleo investigativo dei Carabinieri che dovranno identificare anche la sostanza usata per causare la detonazione, ha svegliato diversi residenti del centro cittadino alcuni dei quali hanno ricordato di aver pensato in un primo momento a un nuovo sisma dopo essere stati presi di soprassalto.

Nel giro di pochissimo però è scattata la chiamata al 112, con i carabinieri intervenuti insieme ai vigili del fuoco che hanno temporaneamente chiuso al traffico la strada per permettere le operazioni di soccorso delle quali però non c’è stato bisogno: la prima preoccupazione è stata per una signora non deambulante residente al piano superiore della palazzina che ospita l’ufficio postale al piano terra, ma le prime verifiche dei pompieri hanno escluso importanti lesioni strutturali all’immobile. Durante il ‘botto’ comunque una Ford Fiesta, parcheggiata davanti al Postamat, è stata colpita dal tastierino dell’Atm e ha riportato la distruzione del finestrino posteriore.

La potenza dell’espolosione ha poi causato ingenti danni anche all’interno dell’ufficio postale, chiuso al pubblico in mattinata e che verosimilmente lo rimarrà anche per le prossime settimane, dove pezzi di intonaco e il soffitto a pannelli che ospita anche i neon per l’illuminazione sono crollati a terra. A rompersi anche le vetrine antiurto che hanno retto senza distruggersi completamente ma mostrano ora diverse crepe.

Le indagini sono affidate ai carabinieri della compagnia di Cento, che con molta probabilità si avvarranno oltre che delle testimonianze dei residenti anche delle immagini registrate dalle telecamere dell’ufficio postale e di quelle sparse agli ingressi del paese.

Il bottino, però, sembra essere stato molto magro per i ladri: sebbene sia ancora da quantificare quanto contante fosse all’interno del Postamat, sembra che malviventi riusciranno non a spenderlo essendo probabilmente pari a zero, anche se per il momento non è chiaro se perché i malviventi non siano riusciti a sottrarlo o se questo sia andato distrutto durante lo scoppio.