A proposito degli scontri avvenuti nel capoluogo piemontese il 22 febbraio leggo su “La Stampa” (e su altre testate) “Antifascisti contro Casapound”.
Protesto vigorosamente contro questi titoli assurdi e fuorvianti.
Ma quali antifascisti? Sono forse gli eredi di Gobetti, di Amendola e dei fratelli Rosselli i cialtroni violenti che a Torino hanno mandato all’ospedale un poliziotto colpito da un petardo che conteneva bulloni?
Smettiamo di attribuire la patente di antifascismo a delinquenti che sfruttano ogni occasione per aggredire le forze dell’ordine.Certi titoli non possono che far rivoltare nella tomba quelli che l’antifascismo vero lo hanno praticato con coraggio e coerenza, rimettendoci anche la vita!
Giulia Bassi