Lettere al Direttore
23 Febbraio 2018

Hera, questa imposizione la pagherete cara

di Redazione | 3 min

Hera ha deciso che io DEVO conferire l’indifferenziata a loro.

Ha deciso quanta ne devo conferire.

Ha deciso che sicuramente io DEVO aprire ALMENO 36 volte la calotta.

Se così non fosse, Hera dice che io devo pagare di più perché è impossibile che io non abbia del rusco da mettere nei loro bidoni.

E se io il mio rusco avessi modo di non metterlo nei LORO bidoni??

Hera mi fornisce una tessera per aprire la calotta, che oltre le 36 (nel mio caso) volte, mi costa 1,80 euro ad apertura; Hera però non mi da alcun strumento per fare in modo che io possa tutelarmi da eventuali clonazioni della carta, malfunzionamento in eccesso del contatore e tante alte cose che sarebbero a mio discapito, ma….pretende che io la utilizzi.

Cari signori di Hera, sappiate che: oltre al fatto che non ho ancora utilizzato la tessera, pensavo di consegnare la mia carta smeraldo ad un notaio per farla sigillare e vedere alla fine dell’anno se risultano aperture a mio carico.

Dal momento che per quanto ne so potrebbe anche venire clonata ma non posso fare una verifica poiché la calotta non da riscontri in tempo reale, questo potrebbe essere l’unico modo per, un domani, contestare delle aperture sconosciute e fare da “pilota” per casi simili.

Cara Hera vi chiedete, anzi affermate, che è impossibile non doverla utilizzare.

Beh, qui vi sbagliate ed adesso vi spiego come mai: sappiate che io, come tanti altri ferraresi, per motivi di lavoro, attraversano e si muovono in altri comuni dove, amministrazioni meno “burattine”, consentono l’esistenza di bidoni in posti pubblici ad uso di tutti senza calotta e tessere.

Cara Hera, io ho dei gatti, quindi ho le lettiere dei gatti, dato che la vostra sensibilità nei confronti di chi ha animali è pari a quella del peggior sordo (cioè di chi NON VUOLE sentire), io il mio rusco lo butto NON per strada come voi pensate, ma in altri cassonetti ad uso pubblico al di fuori del vostro regno.

Siete RIDICOLI.

Ci avete imposto un sistema di raccolta di dubbia efficacia, un regolamento e delle regole a dir poco bizzarre, le fototrappole (brrrrr che paura) ed adesso VOLETE che la calotta venga assolutamente usata perché VOI avete stabilito che io non posso buttare il mio rifiuto fuori dalla vostra “giurisdizione”???

Sulla base di cosa io dovrei pagare di più se non faccio aperture??

Sulla base del fatto che voi signori di Hera pensate che se io, non apro la calotta, sicuramente vuoto i rifiuti nei fossi??

Cosa scriverete nella bolletta?? tariffa aggiuntiva per mancata apertura??

Voi state per trovarvi una grana che nemmeno la immaginate ed io non sarò di sicuro l’unico che ve la propinerà.

Pretendete di “estorcere” soldi alla gente sulla base delle vostre congetture??

Io credo che voi siate decisamente su un altro pianeta e sono CERTO che in una città amministrata da gente CAPACE, rossa, nera, verde o gialla che sia, tutto questo non sarebbe mai potuto accadere.

Spero che i ferraresi si rendano conto che questo MONOGOVERNO rosso che ininterrottamente domina la città da 70 anni, ormai sta sottoponendo i cittadini a vessazioni di ogni tipo e questa di Hera, appoggiata in toto dal comune ne è la prova lampante.

Il tanto evocato “rigurgito fascista”, mi spaventa tanto quanto una ditta che sulla base di loro congetture, decide cosa io devo fare del mio pattume per non essere tartassato.

Meditate gente, meditate.

Stefano Bighi

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