di Lucia Bianchini
Ben 1313 animali accolti, 3800 visitatori, di cui 707 studenti e 53 attivisti coinvolti nelle attività. Questi alcuni dei numeri presentati dalla sede ferrarese di Lipu in occasione del report 2017.
“Siamo l’unica associazione che fa questo tipo di report sociale, e i numeri ci danno la misura delle cose che facciamo: gli animali che arrivano, le ore di lavoro, i visitatori del Giardino delle capinere – ha spiegato Lorenzo Borghi, responsabile di Lipu Ferrara-. Ci sta aiutando parecchio sia come gratificazione sia materialmente il numero dei soci, che si mantiene stabilmente oltre i 500 iscritti, a cui l’anno scorso si sono aggiunti 50 nuovi associati”.
Come hanno spiegato gli operatori dal 1996 nella sede del Giardino delle Capinere è attivo un centro di recupero animali selvatici, a cui fa capo tutta la parte nord orientale dell’Emilia Romagna, che nel solo anno 2017 ha accolto 1313 animali, e ben l’80% di questi sono stati rimessi in libertà.
La maggior parte degli animali segnalati sono uccelli, ma anche mammiferi e più raramente rettili o animali esotici, provenienti da Ferrara e provincia, ma anche da fuori. Del funzionamento del centro si occupano 53 attivisti, volontari stagisti e collaboratori. Altro tema molto importante sviluppato da Lipu comprende l’educazione ambientale, rivolta a tutta la cittadinanza ma soprattutto alle scuole di ogni ordine e grado.
“Come Regione abbiamo stanziato un fondo per la gestione della fauna selvatica in difficoltà su tutto il territorio regionale – ha sottolineato Carla Negretti, responsabile attività faunistico venatorie e servizio territoriale agricoltura, caccia e pesca Regione Emilia Romagna-. Problema sempre più pressante è quello degli ungulati perché sono un pericolo per la viabilità, per questo si prevede un intervento grazie a 21 associazioni che si occupano della raccolta di ungulati feriti. Ai fini di garantire la sicurezza abbiamo sottoscritto a Ferrara un protocollo d’intesa con il Comune e le forze dell’ordine per il monitoraggio delle faune selvatiche e sul primo soccorso e la cura di piccoli mammiferi e aviofauna. Invitiamo quindi i cittadini a segnalare il ritrovamento di animali feriti ai contatti del Giardino delle Capinere”.
Importanti aiuti per Lipu arrivano anche dal Comune, come ha spiegato Caterina Ferri, assessore all’ambiente: “La convenzione tra Lipu e il Comune oltre a concedere l’area, finanzia l’associazione con 16mila euro annui, ma insieme ci siamo resi conto che la competenza regionale relativa al centro di recupero della fauna selvatica non esauriva tutte le necessità, non va dimenticata la parte relativa all’educazione ambientale, per noi importantissima, per questo abbiamo deciso in occasione delle prima risoluzione di bilancio del 2018, di incrementare il contributo al Giardino delle Capinere, portandolo a 30mila euro annuali”.
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