di Marcello Celeghini

Fiscaglia. È stato pubblicato in questi giorni sul sito istituzionale del Comune di Fiscaglia il bando per la presentazione di progetti di gestione dell’area agricola “Ex-Fante” non distante dal centro abitato di Migliaro. I progetti per aggiudicarsi la concessione quindicennale dovranno presentare un piano di valorizzazione della cultura agricola locale e prevedere un adeguato impiego di manodopera per favorire l’occupazione del territorio.

L’area, già da qualche decennio di proprietà comunale, si estende su 120 ettari coltivabili e comprende anche caseggiati impiegati fino a qualche anno fa come stalle e fienili. I criteri per l’aggiudicazione premieranno, in particolare, l’innovazione in ambito agricolo e l’occupazione e favoriranno con un punteggio maggiore la presentazione di progetti di reti di impresa. L’aggiudicazione durerà quindici anni e prevede un canone annuo di 650 euro ad ettaro, con eventuali premialità, stabilite in accordo con l’amministrazione, che possono ridurre il canone fino a massimo 500 euro.

C’è tempo fino al 20 marzo prossimo per presentare i progetti che saranno vagliati da una commissione di esperti che entro poche settimane decreterà gli aggiudicatari in modo da rendere coltivabili i terreni in tempo per la prossima annata agraria. “Chi è interessato a partecipare troverà in allegato al bando anche le mappe catastali e le indagini sul terreno effettuate dai nostri tecnici- puntualizza il vicesindaco Fabio Tosi -. Il nostro auspicio è che il bando possa avere un discreto successo considerando anche il fatto che il settore agricolo sta vivendo un nuovo interesse imprenditoriale. Il nostro sogno sarebbe quello di vedere la nascita di un distretto agricolo di coltivazioni bio sfruttando anche l’onda positiva partita con l’inaugurazione di Fico”.

L’amministrazione fiscagliese aveva fatto di questo bando di assegnazione un proprio punto programmatico in campagna elettorale. “La volontà di dare nuova vita a questi 120 ettari di terreno – ricorda il sindaco Sabina Mucchi – l’avevamo manifestata alla cittadinanza in campagna elettorale per cercare di dare un impulso all’innovazione, alla progettualità e all’occupazione del nostro territorio, tentativo che non sarebbe stato possibile con una semplice alienazione del bene”.