Comacchio. Il Museo Delta Antico non si limita a raccontare la storia degli insediamenti umani e dell’evoluzione del territorio dall’età del Bronzo al Medioevo, ma è anche un luogo di grande fioritura culturale, dove studi e ricerche assurgono al ruolo di co-protagonisti in mezzo agli oltre 2mila reperti esposti.
E’ proprio una giornata di studio, quella che venerdì 23 febbraio richiamerà l’attenzione di ricercatori e studiosi attorno al Sarcofago del Presbitero Stefano (IX sec d.C.). Il citato sarcofago, custodito sino al novembre 2014 nella concattedrale di Comacchio, dopo un accurato restauro compiuto dal laboratorio di restauro della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Ravenna, è ora esposto al primo piano del Museo Delta Antico.
L’operazione si è resa possibile grazie all’accordo tra l’Arcidiocesi di Ferrara – Comacchio, la Soprintendenza stessa e l’amministrazione comunale. I saluti istituzionali apriranno, il 23 febbraio, alle ore 9.30, i lavori nella sala polivalente “San Pietro” di Palazzo Bellini. Seguiranno gli interventi di Caterina Cornelio Carassai, direttrice del Museo Delta Antico, Aniello Zamboni (Istituto di Cultura Antica Diocesi di Comacchio), Keoma Ambrogio (funzionario della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Bologna), Elena Cristoferi (responsabile dell’Ufficio Restauro Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Ravenna). Alle ore 12.30 è prevista una pausa.
La giornata di studio riprenderà alle ore 14.30 con l’intervento di Antonio Enrico Felle (docente di archeologia cristiana e medievale dell’Università Aldo Moro di Bari) e di Sauro Gelichi (docente di archeologia medievale dell’Università Cà Foscari di Venezia). Seguirà, alle ore 16, una visita guidata al Museo Delta Antico. La giornata di studio è aperta a tutti.
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