Cronaca
10 Febbraio 2018
L'operazione Spritz della Squadra Mobile stronca traffico di marijuana e cocaina. Nella rete pusher, consumatori e l''anello superiore' dei rifornitori collegato alla nuova Mala del Brenta

Sgominata banda dello spaccio a Ferrara: 3 arresti e 14 denunciati

di Redazione | 4 min

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E’ di 14 denunciati e tre arresti in flagranza il risultato finale dell’operazione “Spritz”, che ha avuto inizio nel dicembre 2012 e si è conclusa a livello operativo (con gli arresti) nel giugno 2013 e con 14 avvisi di garanzia a carico di altrettanti soggetti dediti al traffico di stupefacenti in città, l’ultimo dei quali emanato la prima settimana di quest’anno.

L’indagine, condotta dal personale della Squadra Mobile della questura di Ferrara, ha interessato un sodalizio criminale radicato nel centro cittadino, dedito ormai da diverso tempo allo spaccio di ingenti quantitativi di cocaina e marijuana.

L’attività investigativa, effettuata non solo grazie a pedinamenti ed appostamenti da parte degli operatori, ma anche con l’ausilio di strumenti tecnici e videoriprese attraverso alcune telecamere, ha consentito di ottenere notevoli risultati, considerando il numero di persone coinvolte ed i numerosi episodi di spaccio di droga ricostruiti. Contestati infatti 92 episodi di spaccio per un ammontare di svariati chili di droga.

Tra gli identificati non solo i pusher ma anche numerosi clienti: studenti universitari, commercianti e disoccupati. Il sodalizio è stato sgominato anche con riferimento ai principali rifornitori di sostanza stupefacente, il cosiddetto “anello superiore”.

Per la ricostruzione precisa dei ruoli e delle responsabilità è stato indispensabile analizzare centinaia di appostamenti, abbinandoli alle identificazione e alle dichiarazioni dei consumatori identificati e, per quanto riguarda l’attività tecnica, alle numerosissime conversazioni telefoniche, oltre 33mila, intercettate in ben 24 utenze cellulari in uso ai vari indagati. Determinante, a livello probatorio, il recupero di sostanza stupefacente e l’arresto di alcuni spacciatori proprio al fine di dimostrare le finalità degli indagati: lo smercio organizzato di sostanze stupefacenti.

Un primo fondamentale riscontro lo si è ottenuto con l’arresto di uno dei principali “attori” della vicenda, M.A.L. (di origine calabrese, classe 1958, all’epoca dei fatti residente in provincia di Rovigo ed attualmente residente a Ferrara), sorpreso con circa quindici grammi di cocaina, fatto accaduto a Milano. A cedergli la cocaina e tredici grammi di marijuana fu il cognato A.C. (di origine napoletana, classe 1966, all’epoca dei fatti residente a Milano ed attualmente residente a Ferrara).

Le indagini, in effetti, erano iniziate a seguito alla rapina a mano armata perpetrata presso il centro commerciale “Il Mercatone” di Ferrara, fatto avvenuto il 19 novembre 2012. Le indagini, negative per la rapina, hanno consentito tuttavia di focalizzare l’attenzione su un sospettato di tutto rispetto: Ferdinando Scremin (ora ristretto nel carcere di Prato). Scremin, 58 anni, di origine veneta ma residente a Poggio Renatico, uomo già ben noto della nuova Mala del Brenta (indicato a suo tempo dalle cronache come il nuovo Maniero), con contatti in Colombia per l’arrivo della droga e per questo già arrestato nel 2015 dalla Guardia di Finanza nell’operazione “Mexcal” e condannato a 8 anni, era l’uomo sul quale si concentravano numerosi indizi per un vasto traffico di cocaina e marijuana.

Traffico che coinvolgeva anche M.A.L. – fornitore -, DM.N. (di origine ferrarese, classe 1981, residente a Ferrara) e la compagna B.M. (di origine ferrarese, classe 1971, residente a Ferrara) in qualità di pusher, i quali ricevevano la droga in conto vendita dai due fornitori.

Le successive indagini hanno consentito di individuare anche i due principali fornitori della coppia Scremin e M.A.L. , identificati in C.F. (di origine calabrese, classe 1974, residente a Ferrara) e P.D. (di origine calabrese, classe 1989, residente a Ferrara), i quali rifornivano gli altri due indagati di ingenti quantitativi di marijuana.

L’attività investigativa, supportata dalle fondamentali operazioni di intercettazione telefonica ed ambientale, ha permesso di accertare sin da subito come Scremin e M.A.L. spacciassero ingenti quantitativi di cocaina e marijuana nel centro cittadino di Ferrara.

Gli episodi di spaccio avvenivano in favore di una “clientela” particolarmente selezionata, fra i quali alcuni importanti pregiudicati locali come D.M.N. e A.G. (di origine ferrarese, classe 1957, residente a Ferrara), il quale assumerà poi un ruolo primario, nonché in favore di persone incensurate come A.M. (di origine ferrarese, classe 1991, residente a Ferrara), il quale provvedeva poi a sua volta a spacciare ingenti quantitativi di droga ad altri giovani clienti.

Le telefonate che precedevano gli incontri finalizzati alla cessione di sostanza stupefacente avvenivano naturalmente in modo criptico, utilizzando termini quali “spritz”, da cui ha preso il nome l’operazione di polizia, “panettone”, “aperitivo”, “caffè”, “berretti”, “arance”, “fragole”, “bigliettini”, “depliant” per indicare la sostanza stupefacente ed ogni qualvolta gli indagati facevano riferimento ad incontrarsi per “l’aperitivo”, o per andare a bere un “spritz”, si trattava quasi sempre di incontri finalizzati allo spaccio di droga o al saldo delle forniture precedentemente ricevute.

Gli sforzi investigativi per risalire al secondo anello, quello dove gravitano spacciatori di ben maggiore importanza, per volumi di droga movimentata, ha consentito di identificare C.F. e P.D., i quali erano in stretto contatto con Scremin. e M.A.L., permettendo di accertare come questi ultimi si rifornissero di ingenti quantitativi di marijuana dai due indagati calabresi, evidenziando un vasto “giro” di marijuana, che coinvolgeva non solo la nostra provincia, ma anche quelle di Rimini, Ravenna, Rovigo e Brescia. Infatti si è potuto accertare come i due indagati, che risiedono nel nostro territorio, rifornissero di ingenti quantitativi di droga non solo la coppia Scremin e M.A.L, ma anche numerosi altri clienti, arrivando, come già detto, a coprire persino alcune zona della Romagna e del bresciano.

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