Sono stato un elettore di centro-destra ma non so proprio se voterò e per chi voterò alle prossime elezioni politiche, poichè sono molto deluso dei candidati di tale schieramento e delle loro proposte.
Chissà se anche stavolta, con il vento in poppa dei sondaggi, riusciranno a farsi comunque del male e a non vincere.
Per ora ce la stanno mettendo tutta, inducendomi a riflettere su quanto scriveva Seneca : “A che serve il vento favorevole, se non sai dove andare”?
I candidati sono vecchie figure della politica che ormai hanno dato quello che potevano dare (come l’ex senatore Balboni) oppure personaggi di seconda o di terza fila, che non hanno certo un grande appeal sull’elettorato.
Potrebbe salvarsi Vittorio Sgarbi, ma si tratta di un personaggio umorale e politicamente inaffidabile, visto che in passato sostenne Sateriale (ricordate la lista capeggiata dalla madre?), si dichiarò più volte di sinistra (!) e si presentò in liste dall’incerta collocazione.
Tanto di cappello al critico d’arte, ma è difficile confidare in un atteggiamento coerente del personaggio, molto narcisistico e dannunziano, nonchè pronto a mettersi in mostra con le uscite più estemporanee.
Circa le proposte, mi sembra di essere tornato al 1994…
Quante cose potevano essere realizzate (cambiamento vero della normativa sulla legittima difesa, flat tax, lotta alla burocrazia…) quando il centro-destra era al governo?
Intendiamoci: a sinistra è ancora peggio, con un PD abbarbicato al potere e una formazione guidata da Grasso, che anzichè imitare l’esempio di Giuseppe Paratore (1953) e dimettersi dalla carica di presidente del Senato, riesce a conciliare la funzione di seconda carica dello Stato con l’essere leader di una fazione in campo!
Se ci fosse un impedimento del Presidente della Repubblica Grasso sarebbe un capo dello Stato “supplente” e – contemporaneamente – il capo di “Liberi & Uguali”: incredibile!
L’unico volto nuovo poteva essere quello di Alan Fabbri, un po’ rozzo ma sicuramente capace, come ha dimostrato in qualità di sindaco prima e di consigliere regionale poi.
Ma evidentemente si è voluto puntare sull’ “usato sicuro” (tipo Sgarbi e Balboni), che poi sicuro non è.
Qui, di sicuro, c’è solo l’ostinata volontà del centro-destra ferrarese di suicidarsi, agevolando in tutti i modi l’ennesimo successo di chi ci ha governato (male) dal dopoguerra ad oggi.
Esito tutto sommato, rassicurante, che permetterebbe agli esponenti di Lega,Forza Italia e F.d’I. di continuare a portare avanti una comoda ed incolore opposizione, incapace di scalfire veramente il potere della sinistra.
Piccolo cabotaggio, cappelletti domenicali, passeggiata sul “listone” e qualche banchetto (gastronomico o…stradale) ogni tanto.
Così, fra la nebbia che attutisce ogni scontro e le chiacchiere del lunedì sulla Spal, i politici che mi dovrebbero rappresentare (meloniani, salviniani o berlusconiani) continueranno nel solito tran-tran di sempre.
In fondo a Ferrara non si vive malaccio. Perchè prendersi dei riscaldi inutili? E poi, non è vero che si nasce incendiari e si muore pompieri?
Il PD fa come il conte-zio (troncare, sopire…), i pentastellati abbaiano ma non mordono e il centro destra recita la parte di Don Abbondio, contribuendo ad addormentare ancor più la città e la provincia.
Per cui, alla fin fine (per dirla in ferrarese): cari concittadini, a sén a post!
Giorgio Fabbri
P.S. In ogni caso, ora e sempre : FORZA SPAL!