“In queste pagine non posso esporre la bandiera con il suo volto, ma posso scrivere il suo nome: alla memoria di Federico Aldrovandi”. Già dalla dedica iniziale si capisce che l’attualità entra prepotente nel nuovo romanzo che vede protagonista Pietro Malatesta, il poliziotto della Squadra Mobile di Ferrara, personaggio ideato dallo scrittore ferrarese Lorenzo Mazzoni, giunto ormai alla nona indagine “letteraria”.
La corale del petrolchimico, libro edito da Koi Press (come i precedenti episodi), prende il via il 13 maggio 2017, una data che molti ferraresi ricorderanno: è il giorno della promozione della Spal in Serie A. Questo trionfo ha procurato all’ispettore Malatesta una sorta di disturbo post-traumatico da stress. Apatico al lavoro, annoiato dal tran-tran familiare, incapace di aiutare suo figlio a risolvere la crisi sentimentale con la fidanzata.
La scossa arriva nel bel mezzo dell’estate dalla zona maggiormente nel mirino dell’opinione pubblica e dei vari chiacchiericci da social network: si tratta del Gad. All’ombra del Grattacielo compare Adolf Hitler, un nigeriano che prende il comando del mercato della droga costringendo lo “sbirro anarchico” a mettersi in gioco e a vedersela con registi di film pornografici, imprenditori cinesi, factotum del crimine, maggiordomi filosofi, attrici hard, malavitosi serbi, spacciatori africani, naziskin amanti dei picnic.
E mentre si avvicina il debutto in campionato della compagine calcistica ferrarese, all’ombra del mefitico e tossico polo petrolchimico si svolge una roulette russa, simbolica e reale, tutti contro tutti, che innesca una reazione a catena di tradimenti, vendette, omicidi e colpi di scena. Una storia corale, ritmata e veloce, alimentata dalle contraddizioni urbane dei nostri tempi. Una panoramica sui luoghi comuni, i paradossi mediatici e l’incapacità dei più di percorrere la strada più semplice per essere felici.
Malatesta, personaggio di culto del mercato indipendente nazionale, giunto grazie al passaparola e all’affetto dei lettori a oltre centomila copie vendute, si presenta ancora una volta come il paladino sgangherato di una ferraresità marginale ma al contempo riconoscibile, nonostante il suo autore preferisca farlo muovere non nel centro della città ma nella periferia nordovest o in Curva Ovest, “alle spalle di una bandiera sventolante che riporta il volto di un ragazzo come tanti”.
Lorenzo Mazzoni, nato a Ferrara nel 1974, ha pubblicato oltre venti romanzi e numerosi racconti. Docente di scrittura creativa e responsabile del service editoriale ThinkABook, collabora con il Fatto Quotidiano e i suoi libri sono tradotti in spagnolo, romeno e inglese.
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