Spal
29 Gennaio 2018
L’attaccante biancazzurro segna al 90° il gol che rimedia all’autorete di Vicari. Pareggio prezioso e grande festa al “Mazza”

Spal brillante, Paloschi riacciuffa l’Inter

di Redazione | 7 min

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(foto di Alessandro Castaldi)
di Federico Pansini
E’ una grande, grandissima Spal quella che ferma l’Inter al “Mazza” grazie all’ennesima rimonta in campionato. I biancazzurri giocano una partita per lunghi tratti alla pari con gli uomini di Spalletti, vanno sotto per uno sfortunato autogol di Vicari ma non si arrendono e proprio all’ultimo respiro trovano il pareggio, meritato, con Paloschi che manda in visibilio il pubblico estense.
LA GARA. Al “Mazza” è tempo di big del campionato. Il girone di ritorno, aperto contro la Lazio, vedrà la Spal ospitare tutte le squadre più blasonate del torneo, a cominciare dal “lunch match” odierno contro l’Inter. Stadio esaurito, così come il settore ospite con circa 1600 supporters nerozzurri giunti a Ferrara. Per la Spal, indipendentemente dalla differenza di valori con la squadra meneghina, è match importante: i biancazzurri sono quanto mai impegnati in una corsa alla salvezza che, giornata dopo giornata, sembra farsi sempre più combattuta. Al tempo stesso, la squadra allenata da Spalletti è a caccia del ritorno alla vittoria, che manca da sei turni dopo una ottima prima metà di stagione.
Due novità importanti rispetto alla gara della “Dacia Arena” nelle scelte di Semplici che propone una variante al classico 352: tra i pali ritorna Meret, per la prima volta dalla passata stagione e al debutto nel massimo campionato, mentre Schiattarella viene schierato nel ruolo di seconda punta più arretrato rispetto ad Antenucci, unico terminale offensivo.
Al momento dell’ingresso in campo, il settore ospite occupato dai tifosi nerazzurri propone una coreografia di cartoni cini blu e gialli. La Ovest attende qualche minuto, poi srotola un lungo drappo ai piedi della Curva che riporta la scritta “Sei da sempre la mia bandiera, per questi colori do la vita intera”. Poi la ‘Campione’ si riempie di rettangolini bianco e azzurri, a formare le strisce dei colori sociali. Almeno per quanto riguarda la partita del tifo, la Ovest inizia alla grande. I supporters interisti espongono uno striscione di sostegno alle vittime del terribile incidente ferroviario di Pioltello: “Uniti a dolore delle famiglie delle vittime del treno”, dalla curva estense arrivano applausi.
Si comincia. Nelle prime battute di gara le squadre si danno battaglia soprattutto a centrocampo: si gioca in spazi strettissimi e spesso i lanci lunghi sono facile preda di Meret da una parte e Handanovic sul verrante opposto.
Nelle fila dei biancazzurri Lazzari pare inizialmente ispirato ed un paio di suoi affondi sul versante di destra costringono spesso l’Inter a portare alcuni raddoppi di marcatura. Più in generale, la Spal inizia con il piede giusto e chiudendosi in maniera ordinata, prova ripartire e sorprendere gli ospiti.
Al 12° è però l’Inter a creare il primo pericolo: pallone filtrante di Vecino che coglie impreparata la difesa estense e Candreva ci prova con il destro rasoterra da posizione angolata, Meret è attento e respinge.
Replica la Spal intorno al 20°: cross dalla destra di Antenucci, Grassi con un terzo tempo cestitstico arriva a colpire di testa a centro area sovrastando Miranda e Skriniar, ma la palla termina alta di circa un metro dalla traversa.
Ci prova Perisc alla mezz’ora su lancio di Borja Valerio: la conclusione al volo del numero 44 ospite è bella esteticamente ma termina altissima. E’ uno dei pochissimi spunti dell’Inter nei primi 30’ ed il merito è di una Spal solida, ordinata e soprattutto con uno spirito combattivo che accende ed entusiasma il “Mazza”.
I biancazzurri ci provano al 37° con uno spunto di Antenucci: la conclusione potente del capitano dal limite dell’area è centrale e si spegne tra le braccia di Handanovic. Pericoloso Icardi sul finire della prima frazione: il centravanti argentino, controllato magistralmente dalla difesa estense per tutti i primi 45’, riesce per la prima volta a liberarsi al tiro su cross di D’Ambrosio , ma il destro di prima intenzione non inquadra lo specchio anche per l’opposizione di Vicari.
E’ l’ultima emozione prima dell’intervallo a cui i biancazzurri vanno con gli applausi convinti del “Mazza”.
Al rientro in campo c’è subito un cambio nelle fila degli ospiti: Candreva lascia il posto a Eder, Spal con gli undici iniziali. I nerazzurri passando al 433 attaccano con più uomini l’area di rigore estense, ma è grazie ad un episodio che la partita si sblocca. Sono passati 3’ nel secondo tempo quando Cancelo affonda sulla sinistra e crossa a centro area, Vicari nel tentativo di deviare la palla tocca sciaguratamente verso la porta di Meret e indirizza la sfera, imparabile, a fil di palo. Ospiti avanti.
La Spal non si perde d’animo e prova reagire al 9°: questa volta però la fortuna non sorride ai biancazzurri, con la conclusione di Viviani che viene toccata da un avversario e termina in angolo a poca distanza dalla porta interista.
I biancazzurri, spinti dal pubblico, si spingono in avanti e l’Inter prova ad approfittare con le ripartenze: è il 12° quando Vecino innesca Perisic in contropiede, pallone di ritorno per lo stesso Vecino che conclude all’altezza del dischetto del rigore a colpo sicuro, ma è strepitoso il riflesso di Meret che alza in angolo.
Ci prova Cancelo intorno al quarto d’ora raccogliendo un disimpegno errato di Felipe, il destro a giro  del portoghese dal limite si spegne però sul fondo con Meret a controllare la traiettoria. Dalla Ovest intanto si alza un saluto per Luca Mora, tra i protagonisti assoluti della doppia promozione, che in settimana ha lasciato la Spal per accasarsi allo Spezia: “Chi la maglia ha onorario non verrà mai dimenticato. Grazie Luca” il messaggio dei supporters biancazzurri.
Pericolosa la Spal al 20°: gran mischione in area ospite, con tentativo finale di Vicari in girata, Skriniar di testa sbroglia non senza affanni. Dopo 5’ iniziativa di Kurtic, ma il destro dal limite è centrale con Handanovic che controlla la sfera.
La partita è molto più emozionante rispetto al primo tempo: su ribaltamento di fronte ci prova Brozovic dal limite e Meret alza il pallone oltre la traversa, poi su angolo di Cancelo una serie di tocchi a pochi passi dalla linea di porta fanno trattenere il fiato ai tifosi spallini. Nella Spal poco prima della mezzora dentro Paloschi per Schiattarella e dopo pochi secondi arriva l’occasionissima per il pareggio: Cionek dialoga con Antenucci che lo innesca sulla corsia di destra, traversone per l’inserimento di Kurtic che tutto solo e da ottima posizione cerca la conclusione mancina al colo spendendo però direttamente la palla in curva.
E’ il miglior momento per i ragazzi di mister Semplici che sfiorano nuovamente l’1 a 1 poco più tardi: Antenucci si beve D’Ambrosio sulla sinistra e crossa verso il centro dell’area, Handanovic esce ma manca il pallone con Paloschi che si coordina di testa ma, probabilmente ingannato dall’intervento dell’estremo difensore interista, non inquadra lo specchio di pochissimo.
Semplici esaurisce i cambi nel finale di gara: Costa rileva un ottimo Mattiello, Bonazzoli per Vicari e Spal con il 433. Nell’Inter Brozovic lascia il posto a Gagliardini.
Quando scocca il 90° il “Paolo Mazza” può finalmente vibrare: Antenucci controlla dal limite, un paio di finte ad attirare su di se la difesa e pallone filtrante magico verso Paloschi che di testa si coordina in tuffo e batte Handanovic a fil di palo. Delirio biancazzurro e pareggio meritato dei ragazzi di mister Semplici. Spalletti si gioca anche la carta del nuovo acquisto Rafinha, ma è la Spal letteralmente in trance agonistica ad avvicinarsi alla porta di Handanovic in pieno recupero con una conclusione di Grassi che termina alta sopra la traversa.
Finisce 1 a 1, il “Mazza” esplode come per una vittoria ed il risultato odierno pesa indubbiamente più del punto in classifica. Perché ottenuto con merito contro una squadra che compete per le prime posizioni della classifica, perché arrivato con una rimonta di personalità (l’ennesima) e al termine di una gara in cui i ragazzi di mister Semplici hanno tenuto il campo a testa altissima. Può essere uno snodo cruciale della stagione, soprattutto per la spinta psicologica che un risultato del genere porterà all’ambiente ed al clan di via Copparo. Domenica prossima biancazzurri di scena a Cagliari.
Marcatori: 3’ st aut. Vicari, 45’ st Paloschi.
SPAL (3-5-1-1): Meret 6.5; Cionek 6.5, Vicari 5 (40’ st Bonazzoli sv), Felipe 6.5; Lazzari 7, Kurtic 6.5, Viviani 6, Grassi 6.5, Mattiello 7  (33’ st Costa 6.5); Schiattarella 6 (28’ st Paloschi 7.5); Antenucci 7. All. Semplici 7. A disp.: Gomis, Marchegiani, Cremonesi, Floccari, Vaisanen, Salamon, Vitale, Everton, Drame.
Inter (4-2-3-1): Handanovic; Cancelo, Skriniar, Miranda, D’Ambrosio; Vecino, Borja Valero (45’ st Rafinha); Candreva (1’ st Eder), Brozovic (40 ‘st Gagliardini), Perisic; Icardi. All. Spalletti disp.: Padelli, Berni, Lopez, Ranocchia, Karamoh, Santon, Dalbert, Nagatomo, Pinamonti.
Arbitro: Giacomelli da Trieste 6.5.
Note: giornata grigia, terreno in ottime condizioni. Spettatori 13098. Ammoniti: Angoli: 4-6. Recupero tempo: 2’ pt; 4’ st.
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