di Giuseppe Malatesta

Comacchio. Grande attenzione sul tema della dispersione scolastica – passo che precede l’abbandono -, vera e propria vecchia piaga del territorio sud orientale della provincia, in cui si sfiorano picchi del 30% a fronte di un dato che a livello regionale si dimezza. Un’urgenza avvertita dal Tavolo Adolescenza Distrettuale Sud Est, che riunisce i soggetti istituzionali, socio sanitari e scolastici del territorio, da tempo al lavoro per individuare un piano di intervento comune che sarà presentato il prossimo 30 gennaio nel corso del convegno ‘Una possibile strada contro la dispersione e l’abbandono scolastico’, alle ore 14 a Palazzo Bellini.

Un confronto da cui sono scaturite precise ‘Linee guida per la prevenzione della dispersione ed abbandono precoce dei percorsi di istruzione e formazione’, adottate da tutti gli istituti scolastici del Distretto – sette istituti comprensivi e quattro superiori, più l’ente di formazione Cfp Cesta – e promosse dall’Ufficio Scolastico Regionale.

“Una risposta ad un campanello d’allarme che non si può ignorare – commenta Patrizia Buzzi, dirigente del Settore Pubblica Istruzione di Comacchio – che ci ha convinti ad un intervento che costituisce un’unicità a livello regionale. Le linee guida rappresentano un documento di orientamento a cui le scuole possono attingere per ritrovarvi prassi e strumenti di lavoro da adottare per combattere un fenomeno preoccupante.

I dati – riportati da Giovanni Lolli – sulla dispersione scolastica nel territorio:

“A livello regionale siamo sul 15%, in provincia di Ferrara si sale al 19%, nel distretto Sud-Est (Portomaggiore, Argenta, Ostellato, Codigoro, Comacchio, Goro, Lagosanto, Mesola e Fiscaglia) il dato cresce ulteriormente al 25%, con picchi del 30% nei Comuni più ad est”, ossia i costieri.

“Abbandonano in misura maggiore i ragazzi, secondo un rapporto di 70 a 30 rispetto alle ragazze, nel distretto, l’arco temporale critico è quello dei 15-18 anni”

Una sperimentazione triennale del nuovo piano di intervento, avviata per questo anno scolastico 2016-2017, permetterà di analizzarne gli esiti di applicazione in tre ambiti principali: orientamento efficace, innovazione didattico pedagogica e integrazione con gli attori e agenzie educative del territorio.

“L’auspicio – aggiunge Neda Tumiati, dirigente scolastica argentana – è quello di estendere questo ‘patto educativo’ al resto della provincia, anche raccogliendo una proposta dell’ufficio scolastico provinciale in tal senso”.

E su un “problema di carattere socio economico, oltre che scolastico” – come lo definisce Giovanni Lolli presidente del Cfp Cesta – “non manca l’attenzione degli amministratori comunali, anche se non tutti attenti allo stesso modo”. Lo conferma Paola Castagnotto, coordinatrice del Tavolo Provinciale Adolescenza: “In sede di presentazione delle linee guida tutti i Sindaci del territorio hanno riconosciuto questa priorità. La dispersione scolastica è una responsabilità delle comunità: quelle che vogliono assicurarsi un futuro devono attivare risorse e supportare gli attori in campo, investire sulle nuove generazioni, non per forza a spese degli anziani, fascia predominante della popolazione. Se ci dimentichiamo dei giovani e bambini abbiamo un destino nero di fronte a noi”.

“Dal confronto reciproco, attorno a questo Tavolo, abbiamo trovato quello che cercavamo: soluzioni condivise ed efficaci per rispondere a campanelli di allarme sempre più assordanti, che nelle scuole ci costringono a rivedere la didattica tradizionale per andare incontro a esigenze diverse” è il commento di Marco Zagni, docente del polo scolastico superiore ‘Guido Monaco di Pomposa’ di Codigoro. Ugualmente entusiasta Iole Zappaterra, direttrice di Asp del Delta Ferrarese: “Questa è una grande opportunità per cogliere, mettendo insieme tanti osservatori, quello che spesso non riusciamo a cogliere chiusi nei nostri singoli ambiti. Chi lavora nel sociale avverte un grande problema di gestione delle situazioni che coinvolgono gli adolescenti, caratterizzate spesso da abbandono scolastico che apre una via più facile a devianze di diverso tipo”.