Attualità
19 Gennaio 2018
Il sindaco Tagliani: "Momento significativo di carattere civico. Il debito che ha la città con lui è quasi inestinguibile"

Un pezzo di corso Ercole I d’Este in memoria di Paolo Ravenna

di Redazione | 2 min

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Da oggi un pezzo di corso Ercole I d’Este, più precisamente quello adiacente a Palazzo Prosperi, sarà dedicato a Paolo Ravenna, uno dei più illustri figli di Ferrara e “uomo del Novecento” come lo definisce Andrea Malacarne, presidente di Italia Nostra. Un pezzo allargato di marciapiede, e due targhe che recano la scritta “Slargo Paolo Ravenna”, è questo l’angolo ferrarese che ricorderà per sempre l’avvocato ed intellettuale deceduto nel 2012.

Un luogo, a detta del figlio Daniele Ravenna “che non poteva essere scelto meglio per papà”, soprattutto per il fatto che “qui si incrociano percorsi fisici, storici e ideali”. Nel ricordo del figlio Daniele, Paolo era “un tessitore che guardava con passione il passato, al contempo proiettato al futuro”, un uomo “schivo ma in continuo contatto con le istituzioni, per le quali nutriva molto rispetto”. E non ha dubbi Daniele Ravenna, nell’affermare che “lui sarebbe stato felicissimo dell’idea che la città lo ricordasse in questa maniera”, e che “avrebbe voluto che ricordassi del suo lavoro in continuità con quello fatto da mio nonno Renzo. Che fu, per 12 anni il podestà di Ferrara, e che quando fu costretto a dimettersi nel 1938 i dipendenti comunali gli regalarono una raccolta di volumi in pelle dei 12 bilanci della sua podesteria”.

Il sindaco Tiziano Tagliani, che al momento della scopertura della targa rivela che “dietro la scrivania di Renzo Ravenna ci sediamo ancora oggi”, quasi rifiuta ogni ringraziamento: “Questo è un momento significativo di carattere civico. Il debito che ha la città nei confronti di Paolo Ravenna è quasi inestinguibile”. E quando dice questo Tagliani pensa al “ruolo di Paolo nello studio e nella ricerca”, e soprattutto al 1978 quando “scosse la città sulla cinta muraria, che se oggi è quella che è lo dobbiamo anche a lui”. “Oggi – prosegue il sindaco – gli dedichiamo uno spazio modesto, ma che credo avrebbe apprezzato, perché vicino al giardino dei Finzi Contini”.

Lo stesso pensiero di Andrea Malacarne: “Questo è un luogo, centrale, discreto e significativo come il contributo che ha dato lui. La dedica a Paolo è in un pezzo di una delle strade considerate più belle d’Europa; nel 1900 ha maggiormente contribuito a modificare l’assetto della città e ha visto realizzati molti dei suoi sogni”. Tranne uno: “Non è riuscito a vedere realizzata una installazione permanente progettata da Dani Karavan ispirata all’opera di Giorgio Bassani. Da anni stiamo lavorando per realizzarla e se si farà sarà qui: dietro questo muro che diventerà trasparente”.

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