Scontro frontale a Runco, grave una donna
Tarda serata di paura quella di mercoledì 17 settembre lungo la provinciale Runco-Gambulaga, dove poco dopo le 22 si è verificato un violento scontro frontale tra due auto
Tarda serata di paura quella di mercoledì 17 settembre lungo la provinciale Runco-Gambulaga, dove poco dopo le 22 si è verificato un violento scontro frontale tra due auto
Alla Festa dell'Unità, Pier Luigi Bersani non risparmia la stoccata al governo: "La Meloni si vanta quando parla di occupazione: 218mila posizioni di lavoro in più a luglio sull'anno precedente. Benissimo. Peccato che siano +408mila sopra i 50 anni e -190mila sotto"
“Ferrara non è chiusa nelle sue mura, al contrario: le ha aperte al mondo. È il Pd ferrarese che continua a sbatterci contro”. Alan Fabbri replica alle critiche di Calvano schernendo l'avversario
Il Circolo Arci Bolognesi da piazzetta San Nicolò, dove le sue attività culturali e sociali proseguono dal 1979, non se ne vuole andare – e per rimanere è pronto da ottobre a reinventarsi, con la promessa di non smarrire la propria identità, fatta di incontri, partecipazione e creatività
"Nessuno è stato sfruttato e io ne esco a testa alta. Quello che hanno detto i lavoratori in aula? Era falso". Sono le parole con cui - davanti al collegio del tribunale di Ferrara - la 56enne Elisabetta Zani, all'epoca dei fatti presidente della Cooperativa Agricola del Bidente, respinge le accuse per cui - insieme ad altri cinque imputati - è finita alla sbarra
Copparo. La procura ha chiesto la condanna a 4 mesi di reclusione per l’educatrice accusata di aver maltrattato alcuni bambini in una scuola d’infanzia di Copparo.
La richiesta di condanna per il reato di abuso di mezzi di correzione è stata avanzata dal vice procuratore onorario Stefano Antinori durante l’udienza di giovedì mattina tenutasi davanti al giudice Sandra Lepore, subentrata nel 2016 al giudice Stefano Amore. In precedenza sono stati sentiti gli ultimi testimoni della difesa, sostenuta dall’avvocato David Zanforlini. L’udienza è stata poi aggiornata al prossimo 22 febbraio per le arringhe delle parti civili – avvocati Gianni Ricciuti per il Comune di Copparo, Stefano Scaffidi e Elisabetta Brandi per alcune famiglie – e quella difensiva. Nella stessa data dovrebbe probabilmente arrivare anche la sentenza.
I fatti risalgono al periodo compreso tra il dicembre 2012 e il maggio 2013. Secondo l’accusa, l’educatrice usava mezzi decisamente non consoni per tenere a bada i bambini (fino a due anni): avrebbe dato loro pizzicotti, li avrebbe trascinati sul pavimento, dato loro spintoni o li avrebbe sollevati per i polsi o le braccia, o avrebbe sbattuto i cucchiai sulle loro gengive. Tutto per farli smettere di piangere o fare i capricci o quando non mangiavano. Il procedimento penale partì dalla denuncia fatta da un’ausiliaria al responsabile del Comune di Copparo che a sua volta avvertì il dirigente scolastico, il quale provvide a sospendere la maestra, trasferendola in seguito a un’altra mansione, lontana dal contatto con i bambini.
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