
Giovanni Verla
Il futuro di Fonderie Cooperative di Modena potrebbe avere gravi ripercussioni anche sullo stabilimento di Codigoro, se fosse confermata la notizia della sua chiusura a inizio 2022. Ad apprenderlo sono, “con rabbia e stupore”, i segretari della Fiom Cgil di Modena e Ferrara, Paolo Brini e Giovanni Verla, nel consultare il canale Youtube siderweb, attraverso il quale Paolo Zardo, amministratore delegato di Vdp di Padova (socia delle Fondierie Cooperative di Modena), ha confermato l’intenzione di chiudere il sito produttivo di Modena
“Siamo quindi di fronte – commentano i due sindacalisti – non alla volontà e disponibilità da parte dell’azienda di spostare il sito produttivo in un’area più consona rinnovando negli impianti all’interno della città di Modena come ci è sempre stato raccontato sui tavoli di trattativa. Se fosse confermato questo scenario, saremmo di fronte ad una vera e propria delocalizzazione che priverebbe il territorio di Modena di un’importante azienda. In quest’ottica sarebbero da valutare anche le ripercussioni sullo stabilimento di Codigoro (Fe), che svolge particolari lavorazioni per la produzione finale, e sull’indotto, con il reale rischio della perdita di circa 200 posti di lavoro”.
“Riteniamo grave – aggiungono – che in tutti questi mesi di discussione Fonderie Cooperative non abbia mai nemmeno informato le organizzazioni sindacali dell’esistenza di questa dichiarazione. Non è neppure credibile che nessuno ne sapesse nulla. Chiediamo pertanto, anche a fronte della delibera approvata recentemente dal consiglio comunale, un tavolo congiunto immediato sia con l’azienda che con le istituzioni per affrontare e chiarire una volta per tutte quale futuro dovrà avere la Fonderie Cooperative di Modena. Qualora fosse confermata l’intenzione della chiusura definitiva del sito la Fiom metterà in campo tutte le necessarie iniziative di lotta per contrastarla”.
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