Politica
17 Gennaio 2018
Venti candidature al Senato e sei alla Camera. Ecco i volti degli aspiranti

Parlamentarie, tutti i nomi dei ferraresi candidati per i Cinque Stelle

di Elisa Fornasini | 7 min

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Si amplia la rosa dei candidati ferraresi alle Parlamentarie del M5S. Nonostante la piattaforma Rousseau per selezionare i candidati alle prossime elezioni si sia bloccata più volte – tanto da far gridare molti grillini al #annullatetutto, alle primarie dei Cinque Stelle spuntano – anzi, fioccano – nuovi nomi conosciuti nella città estense per il loro impegno politico o sociale, accanto ad altri emeriti carneadi.

Dopo l’annuncio di Vittorio Ferraresi e Avio Fabbri, in lizza rispettivamente per Camera e Senato, tra gli aspiranti senatori (195 quelli candidati) ci sono, tra gli altri, Mauro Ballola, Roberto Baldisserotto, Cristina Mazza, Riccardo Forni, Maria Teresa Miglio, Silvia Solera, Natascia Cristofori; mentre Lorenzo Lazzari, Alex Cavriani, Michele Rossoni, Giuseppe Ranauro e Stefano Tangerini ambiscono a un posto alla Camera, conteso tra altri trenta aspiranti deputati.

Nella lista per Palazzo Madama corre Mauro Ballola, 62 anni, responsabile dello Sportello anticrisi e militante pentastellato dal 2013. Fino agli anni ’80 votava il Partito Comunista ma, con la nascita del movimento, si è subito rispecchiato nei principi proclamati da Beppe Grillo. Tante le attività che ha seguito per i grillini, nella sua dichiarazione di intenti vorrebbe “dare un lavoro a tutti con un reddito dignitoso, combattere la povertà e gli sprechi, impegnarsi nella salvaguardia dell’ambiente sempre più degradato, lottare contro la corruzione a favore di una giustizia veramente equa per tutti”. Con una parola, “vorrei essere uno di quelli che propongono e faranno il cambiamento di questo paese, anche per la scuola e la sanità”.

Obiettivi ambiziosi di cambiamento condivisi anche da Riccardo Forni, 60 anni, sindacalista della sanità e presidente dell’associazione stampa di Ferrara. “Ho deciso il 1° gennaio e il 4 mi sono presentato, dopo aver avuto notizia dai post di Di Maio della disponibilità ad accogliere persone della cosiddetta società civile”. Perché ha scelto di partecipare alla ‘selezione’? “In un Paese di cittadini che si lamentano – più che giustamente – che le cose non vanno e che bisognerebbe cambiare, meglio fare e pentirsi, che non fare e pentirsi di non aver fatto la propria parte, quando si poteva, avendone la possibilità”. La molla gli è scattata con la vicenda Carife, ma da poco ha deciso di “metterci la faccia” per “mettersi in gioco, agire e cambiare lo scenario, riscrivere quel ‘patto sociale’ ormai distrutto. È l’anima della mia professione: giornalista al servizio del pubblico, mi considero un Civil Servant da sempre”.

Tra i militanti conosciuti c’è invece Cristina Mazza che sulla città ha deciso di investire aprendo il bar-ristorante 91 in via San Romano. La sua grande passione è dietro la videocamera: oltre a essere direttrice di Zebra Production che realizza documentari e audiovisivi, è stata capo redazione di Grattacielo.tv, una web tv nata nel 2012 (inattiva da anni) per dare voce a tutte le persone che abitano nelle due torri. Una crossmedialità di mezzi di comunicazione e nuove tecnologie alla base dell’associazione culturale Semivari, di cui è stata presidente per promuovere progetti di cittadinanza attiva, responsabilità civile e attività culturali.

In corsa anche Roberto Baldisserotto, fondatore più di dieci anni fa assieme a Silvia Mantovani degli “Amici di Beppe Grillo”, il gruppo poi diventato Grilli Estensi e quindi primo nucleo del M5S a Ferrara. Un ‘candidato’ a sua insaputa, però, non avendo perfezionato l’iscrizione inserendo il certificato penale. Dopo un allontanamento volontario dalla politica, è rientrato tra le fila dei pentastellati lo scorso agosto come forma di protesta contro le dichiarazioni del consigliere Claudio Fochi. A quel tempo motivò così la scelta: “Il movimento ferrarese sta sbandando oltre la peggior estrema destra. Non posso lasciar marcire questa cosa, voglio che i razzisti escano dal movimento, voglio che il movimento sia coerente con gli indirizzi e le finalità che ha sempre avuto”. Baldisserotto è anche ricordato come uno degli attivisti che nel 2007 si batté duramente per ottenere il referendum contro turbogas e inceneritore. Il suo motto è: “L’arma più potente è l’informazione”.

Anche Maria Teresa Miglio, 40 anni, si è messa a disposizione per le parlamentarie al Senato. “L’ho fatto perché come responsabile giuridico dello sportello Anticrisi di Ferrara ho visto tante situazioni difficili e vorrei contribuire a portare un po’ di giustizia sociale in questo paese. Vorrei provare a dare voce a chi voce non ha più”. Tra le sue battaglie locali, figura quella contro la doppia tassa per i passi carrai a raso.

Candidata anche Silvia Solera, 47 anni, architetto, che dopo aver lavorato agli uffici tecnici di architettura e ingegneria ha trovato un impiego presso le ferrovie dell’Emilia Romagna. Da sempre vicina alla politica, già nel 2004 si candidò alle amministrative locali per i Comunisti Italiani.

Scorrendo ancora la lista per Palazzo Madama, si legge il nome di Natascia Cristofori, referente del comitato cittadino ‘Mi rifiuto’ nato lo scorso autunno per boicottare le calotte. Il suo slogan, ripreso più volte nei banchetti pentastellati a cui ha preso parte, è chiaro: “L’unico modo per uscire dalla frustrazione che induce il senso di impotenza è agire”.

In lizza inoltre Monica Caleffi (55 anni, libera professionista di Ferrara), Davide Ferraresi (53 anni, impiegato di Copparo), Massimo Felletti (47 anni, dipendente pubblico di Comacchio), Gian Paolo Fogli (53 anni, funzionario di Comacchio), Carlo Fugagnoli (60 anni, pensionato di Copparo), Massimo Gardenghi (43 anni, artigiano di Argenta), Riccardo Guagliata (41 anni, impiegato di Argenta), Luca Lolli (68 anni, imprenditore di Argenta), Roberto Fiore (42 anni, dipendente pubblico di Portomaggiore), Rita Toschi (54 anni, dipendente pubblico di Argenta), Vittorio Vaglia (42 anni, impiegato di Comacchio), Maria Cristina Vendra (56 anni, insegnante di Ferrara).

Tra i ferraresi in corsa alla Camera spicca Lorenzo Lazzari, 30 anni, conosciuto in città per la battaglia sui passi carrai. Ma “in questi anni di attivismo mi sono battuto con forza per dare risalto e il più possibile soluzione a tematiche a me particolarmente care come il turismo, la salvaguardia dell’ambiente e la mobilità sostenibile. Ora vorrei proseguire l’impegno dando voce e visibilità a livello nazionale a tutte le problematiche che colpiscono il Ferrarese, come il Cosap e il turismo itinerante. Impegnandomi nel proporre, da subito, una politica veramente presente sul territorio e attenta a tutte le esigenze locali”.

Altro aspirante parlamentare è Alex Cavriani, 29 anni, docente di spagnolo che ha scelto di intraprendere questa strada “perché vorrei fare qualcosa di buono per questo paese corrotto e degradato”. Ha iniziato a seguire il movimento già nel 2007, “quando ancora nessuno credeva nel futuro politico di questo grande gruppo” e, considerata la sua esperienza nel campo della formazione linguistica, “ho un occhio di riguardo per il mondo dell’istruzione”.

C’è anche Michele Rossoni, 38 anni, impiegato presso l’ufficio stampa dell’Università di Ferrara. Il suo obiettivo è una “pulizia ideologica del parlamento” contro “magna-magna, decadenza, compromessi personali che hanno fatto sprofondare questo luogo”. La base della rinascita “deve partire da una ridistribuzione della ricchezza dallo stipendio di parlamentari e dirigenti pubblici”. Ritiene prioritarie anche la “legge anticorruzione, la riforma pensionistica, la ripresa dell sovranità monetaria sfruttando la moneta virtuale nazionale”.

È un aspirante politico in erba anche Giuseppe Ranauro, 34 anni, futuro avvocato che si presenta come un “ragazzo che si è sempre dato da fare nella vita. L’onestà, l’integrità e l’impegno hanno sempre fatto parte della mia persona anche e soprattutto perché mio padre era un colonnello dell’Arma”. Si sente utile al gruppo dei Cinque Stelle “perché svolgerei il mio lavoro senza preoccuparmi di dare fondo a tutte le mie energie”.

Il più giovane della lista è Stefano Tangerini, 26 anni, proveniente dal mondo della ristorazione con relativa qualifica di sommelier professionista. “Provenendo dall’area del terremoto dell’Emilia, ho toccato con mano la noncuranza della politica verso le necessità assolute della cittadinanza ma anche, avendo esperienza nel settore turismo, lo stato di assoluto abbandono in cui versa il paese in ambito di offerta turistica d’insieme, cura del patrimonio culturale e paesaggistico e infrastrutture dei trasporti. Settori di assoluta necessità per la vera ripresa dell’economia e sui il movimento dovrà investire con rapidità e urgenza”.

Le votazioni dovrebbero terminare questa sera alle 21. Ma la piattaforma Rousseau ha fatto sapere che, “in caso di code virtuali ai seggi”, continueranno anche nella giornata di domani (giovedì).

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