Politica
15 Gennaio 2018
Elezioni. Il Movimento anticipa tutti i partiti per via dell'imbastimento delle primarie interne. E su Facebook spuntano i certificati penali

Parlamentarie 2018, spuntano già due nomi per i Cinque Stelle

di Redazione | 3 min

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Vittorio Ferraresi

di Martin Miraglia

Con le elezioni politiche, fissate per il 4 marzo, che si avvicinano a grandi passi — o quantomeno più lunghi del previsto, vista l’intensità della campagna elettorale dal giorno stesso del decreto di scioglimento delle Camere — iniziano già a spuntare i primi nomi dei candidati. In particolare, quelli del Movimento 5 Stelle.

Che siano i primi, almeno in forma parziale, ad essere noti prima ancora della metà di gennaio non deve sorprendere: a forzare la mano coi tempi sono proprio le regole stesse del Movimento, che dovendosi affidare alle primarie — le ‘parlamentarie’ — interne al partito per ottenere la candidatura si trova costretto ad offrire alla platea della piattaforma Rousseau.

Da Rousseau i nomi rimbalzeranno su social e media in questi giorni. Alcuni però sono già noti in quanto gli ‘autocandidati’ hanno scelto di far sapere pubblicamente la propria decisione.

E il primo che balza all’occhio non è un volto nuovo quanto piuttosto una ricandidatura. Vittorio Ferraresi ha infatti reso noto su Facebook che non si sottrarrà dal provare a conquistare una seconda candidatura ed eventualmente un secondo mandato vantando in un post la lindezza del suo casellario giudiziario (ovvero che non ha condanne, ndr).

Oltre a questo, Ferraresi siede da cinque anni tra i banchi pentastellati della Camera dei Deputati. Nato a Cento nell’87, ha un alto indice di produttività (30esimo su 630 secondo l’ultima classifica Openpolis) e una buona partecipazione alle sedute(ha partecipato al 76% delle circa 25mila votazioni elettroniche di questa legislatura, sopra la media del 65, e 71 volte, lo 0.37% sul totale dei voti, si è espresso in maniera diversa dal gruppo), inoltre si è reso protagonista in diversi dibattiti televisivi per il no al referendum costituzionale.

Ora, rivendica il suo localismo con un video girato da Finale Emilia “simbolo di un territorio che vuole rialzarsi” con dietro la Rocca danneggiata dal sisma.

 

Un altro nome che potrebbe interessare i ferraresi è quello di Avio Fabbri, 61 anni, nato a Cotignola (in provincia di Ravenna), che ha vissuto per anni ad Argenta. Proprio nella lista civica di Argenta si era candidato nella lista locale del M5S alle passate amministrative del 2014.

Fabbri ha pubblicato sulla propria bacheca facebook il certificato “pulito” del Casellario Giudiziale, annunciando la sua intenzione di correre per le politiche.

Ora l’autocandidato vive a Conselice. I collegi, tra il ferrarese e il ravennate, sono separati e ricalcano per quel confine esattamente le stesse linee con le quali si dividono le province. C’è però un ma, forse improbabile vista la scarsa esperienza politica ma di certo non impossibile: che Fabbri venga candidato nel listino plurinominale per il Senato della Repubblica. Lì, Ferrara e Ravenna concorrono per gli stessi seggi insieme con Rimini e Bologna. L’età c’è; forse per il cognome però, visto uno in particolare degli altri due Fabbri nell’agone politico di zona, il fato poteva essere più generoso.

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