Lettere al Direttore
16 Gennaio 2018

Quale futuro per l’ospedale privato Salus?

di Redazione | 4 min

Tutto ha inizio il 10 novembre quando sono stati chiusi improvvisamente i posti letto del terzo piano dell’ospedale privato Salus accreditato in convenzione con l’azienda USL senza alcuna comunicazione alle lavoratrici e ai lavoratori, che si sono trovati improvvisamente turni e luogo di lavoro modificati. OSS e infermieri sono stati spostati temporaneamente presso la struttura Santa Chiara, una struttura per anziani, presente a Ferrara dello stesso proprietario.

Seppur con i disagi e le problematiche nel cambiare luogo di lavoro da un giorno all’altro la decisione presa dall’azienda viene accettato vista la temporaneità garantita dalla Direzione. Oggi ci troviamo ancora con lo stesso problema: incertezza assoluta riguardo i posti letto presenti in SALUS che tradotto significa incertezza di posti di lavoro! Attualmente nonostante sia stata siglata la convenzione per il nuovo triennio e nonostante non ci sia stata alcuna comunicazione da parte della Direzione riguardo la totale apertura di tutti i posti letto e la ripresa della piena attività, il personale non è stato ripristinato nel proprio posto di lavoro, ma è iniziata una gestione poco chiara del rapporto posti letto/operatori. Vige l’incertezza assoluta, la gestione del personale è approssimativa e giornaliera a seconda dei posti letto occupati.

Riteniamo che questo tipo di organizzazione sia a vantaggio esclusivo delle casse di Salus, ma sicuramente può portare importanti problematiche nella qualità dell’assistenza al paziente. Porta le lavoratrici e i lavoratori, OSS e infermieri, a lavorare in condizioni inadeguate, cercando comunque di dare il massimo, ma purtroppo se i pazienti aumentano improvvisamente, come in questi giorni causa epidemia influenzale, e le forze in campo sono poche è ovvio che la qualità assistenziale sarà difficile da mantenere.

Già prima degli ultimi eventi, da almeno 3 anni, FP CGIL e CISL FP insieme alle lavoratrici e ai lavoratori hanno chiesto in tutti i tavoli di trattativa un aumento della dotazione organica in particolare del personale OSS, ma questa richiesta non è mai stata accolta. L’ospedale privato Salus è inserito nella rete della sanità ferrarese e concorre insieme agli altri ospedali a far fronte alle necessità di cura dei cittadini, perciò ci si aspetta che vengano garantite le stesse prestazioni sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo, e la stessa attenzione verso il personale tutto, quale risorsa fondamentale è assolutamente indispensabile che il paziente che si trova ad essere ricoverato presso questa struttura possa trovare le stesse condizioni assistenziali presenti negli ospedali pubblici.

Oggi non è così purtroppo, il personale seppur corrispondente ai requisiti dell’Accreditamento, che difiniscono il numero MINIMO di personale che deve essere presente, sappiamo bene che questi sono solo numeri che vanno integrati con le necessità reali. La SALUS riceve soldi pubblici e deve garantire lo stesso livello di qualità degli ospedali pubblici. Le presenze del personale vanno organizzate in anticipo e non il giorno stesso. Inoltre le lavoratrici e i lavoratori vengono pagati in ritardo, più volte non ricevono lo stipendio il giorno stabilito, hanno ricevuto la tredicesima in ritardo e suddivisa in 2 rate, i versamenti del TFR nei vari fondi scelti dal lavoratore non vengono effettuati, insomma la situazione è molto preoccupante.

Le lavoratrici e i lavoratori sono da considerarsi una risorsa importante e devono essere necessariamente coinvolti e invece, ormai da tempo, si ha la sensazione che in questa struttura non ci sia questa opinione. Chiediamo che questa situazione venga chiarita, il 18 gennaio abbiamo un incontro con la Direzione, dove abbiamo chiesto che ci venga chiarito il futuro di questa struttura, che fa parte della sanità ferrarese e incide per ben 117 posti letto. Chiediamo un intervento anche da parte della politica per chiarire come si pensa di integrare in modo costruttivo Sanità privata e Sanità pubblica, chiediamo una programmazione riguardo l’utilizzo della Sanità privata, chiediamo maggiore chiarezza da parte dell’Azienda USL e dell’Azienda ospedaliera in merito alle scelte che verranno fatte in futuro sulla gestione dei posti letto, della diagnostica e dell’attività chirurgica, tenendo conto dell’esistenza dei 2 ospedali privati presenti sul territorio, Salus e Quisisana. Chiediamo maggiore responsabilizzazione da parte dell’azienda USL nel controllo e verifica della struttura in convenzione, dato l’utilizzo di denaro pubblico, nella piena consapevolezza dei limiti imposti dalla normativa dell’Accreditamento regionale. Chiediamo una gestione migliore della struttura sia per la tenuta stessa della struttura sia a tutela del personale coinvolto e dei servizi offerti all’interno del sistema sanitario di Ferrara.

RSU AZIENDALE

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