Politica
12 Gennaio 2018

Pannoloni: da Hera burocrazia inutile

di Redazione | 2 min

Il limite di conferimenti nell’indifferenziata attraverso le calotte – lo si sapeva sin dall’inizio – sta creando e creerà diversi problemi soprattutto a coloro che, pur avendo diritto a un numero di conferimenti superiore allo standard stabilito, vedrà aumentati i propri disagi quotidiani.

Se da un lato per le famiglie con un bambino fino a 36 mesi sarà infatti sufficiente presentare un’autocertificazione per ottenere il diritto a più aperture, la cosa è diversa e ben più complicata per anziani e soggetti che fanno uso di pannoloni o altri presidi per incontinenza, comprese le traverse per i letti.

Dal momento che diverse persone si sono rivolte a me per avere delucidazioni ho chiamato io stessa il numero verde di Hera per sapere come comportarsi in questi casi. Dal numero verde ben due operatori sono caduti dalle nuvole, invitando a chiamare dopo il 20 gennaio o a rivolgersi direttamente in via Diana. Ho quindi consultato il “Regolamento comunale per la disciplina della tariffa rifiuti corrispettiva” che prevede, per i soggetti che intendono ottenere il diritto a maggiori conferimenti per l’uso di pannoloni o altri presidi, la necessità di presentare il certificato del medico di famiglia, il certificato dell’Usl competente, la bolla di consegna dei presidi timbrata dall’Usl e ripetere questa documentazione il 31 gennaio di ogni anno, fintanto che sussistono tali condizioni per un membro del nucleo familiare.

Ho quindi parlato con uno dei responsabili dell’Unità Operativa dell’Azienda Usl il quale mi ha spiegato che l’azienda è ovviamente in possesso dell’elenco dei soggetti che usufruiscono dei pannoloni. A questo punto, mi chiedo: non sarebbe più semplice che ciascun fruitore presentasse un’autocertificazione sull’uso dei presidi per ottenere più conferimenti? Naturalmente Hera avrebbe la facoltà di effettuare controlli puntuali o a campione dagli elenchi dell’Usl. Questo semplificherebbe notevolmente la vita a persone anziane, in difficoltà, in molti casi inferme, bisognose dell’aiuto di figli e badanti.

Senza contare l’ulteriore aspetto, non scritto da nessuna parte: il numero di presidi per incontinenza cambia da persona a persona, a secondo dei casi, mentre Hera non prevede alcun tipo di disposizione basata sul rapporto tra il numero di presidi utilizzati e il corrispondente aumento di conferimenti assegnati.

Credo serva quindi una maggiore attenzione per rendere puntuale una tariffa che puntuale al momento non è.

Paola Peruffo

Coordinatrice provinciale Forza Italia Ferrara

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