Alle prossime elezioni di marzo, sperando sia la volta buona che si svolgano dentro le urne e non sul tavolo di qualcuno;
All’Europa che conta – nelle nostre tasche – e a quella cui è rimasto poco da contare;
A Renzi, alla Boschi e alle loro promesse di togliersi dalla politica dopo il referendum, auspicando si realizzino almeno nel 2018;
Agli elettori del Ministro Alfano che resteranno senza candidato, quindi ai parenti stretti;
Alla Ministra dell’Istruzione, sperando che quando cade il Governo torni a scuola;
Al nostro sistema carcerario che ha nettamente superato il livello di gradimento di quello alberghiero, assestandosi su un 70% di presenze di stranieri;
Ai 5Stelle di Roma, dove governano, che dispongono mille euro per chi ospita un immigrato, 800euro per i rom, e tanti sacchi di pattume per i romani;
Ai 5Stelle di Comacchio, dove governano, che ai Lidi dispongono parcheggi a pagamento sulla sabbia e buche gratis sulle strade;
A tutte le nuove ‘risorse’ di Ferrara, per lo più concentrate in zona Gad ma che l’Amministrazione, democraticamente, sta distribuendo anche nel resto della città;
Alla vecchia Siberiana che sarà sostituita dalla nuova Nigeriana, al posto di frappè, gelati e coca cola si potranno degustare spinelli, anfetamina e cocaina;
Alla vecchia Cassa di Risparmio di Ferrara, che si è ‘ampliata’ diventando Banca Popolare dell’Emilia Romagna;
E ai suoi risparmiatori che invece si sono economicamente ristretti;
Al nuovo codice bianco del pronto soccorso, che ti manda il conto in rosso;
Alle nuove calotte con la loro tessera smeraldo che è meglio dell’American express, ti apre un mondo – di rifiuti! I punti membership rewards (punti ricompensa) li accumula Hera;
Ai rifiuti romani che, come quelli napoletani, non necessitano di carta smeraldo;
Alle ‘Coccinelle’ della moglie dell’Assessore Modonesi, che però non gli hanno portato molta fortuna;
All’on. Bratti che ha disatteso la sua stessa legge di cui era proponente – quella che precludeva la partecipazione dei parlamentari al bando per diventare direttore generale ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) – certamente non spinto dal lauto stipendio ma magari dalla ‘minaccia’ di essere il futuro candidato sindaco di Ferrara;
A ‘Igor’ il russo, l’unico straniero che siamo stati capaci di far uscire dal paese;
Perché alla fine dell’anno l’usanza vuole che si butti qualcosa di vecchio, e Ferrara ha sempre rispettato le usanze popolari, un anno ha buttato l’ospedale cittadino, un altro qualche importante azienda del territorio, quest’anno la banca locale, ma per fortuna, con l’Anno Nuovo, arrivano sempre nuove ‘risorse’.
Mauro Malaguti – FdI