di Simone Pesci

Se dovesse dare un titolo al 2017 Nicola Lodi non avrebbe dubbi, e sarebbe il seguente: “Nel 2017 la Lega Nord detta l’agenda politica estense”. Se stessimo parlando di un bilancio economico, invece, balzerebbero all’occhio tanti segni più. “Siamo stanti concreti – afferma Lodi -, abbiamo ottenuto diversi risultati, come se al governo di questa città ci fossimo stati noi”.

Cita due esempi su tutti il segretario locale del Carroccio: “L’esercito in zona Gad che chiedevamo da due anni e per il quale avevamo subito numerosi attacchi dal Pd; il cantiere del Palaspecchi: era fermo da 30 anni e se non fosse per la Lega che ha smosso la situazione sarebbe ancora un hotel per delinquenti”.

Il 2017 della Lega è stato anche un anno di “accessi agli atti e di indagini”, ma ha significato anche la risoluzione “di 20 situazioni di degrado e abusivismo, dove abbiamo fatto muovere la comandante della polizia municipale Trentini”.

Nell’insieme, tutti questi dati, significano due cose secondo Lodi: una è che “la Lega è il primo partito dell’opposizione e fa attività concreta”, la seconda invece è che “il Pd è in acqua e si è rivelato incapace di confrontarsi su qualsiasi tema”.

Un “Naomo” che comunque è già proiettato al 2018: “Proseguiranno le nostre iniziative. Per prima cosa valuteremo i fondi dati alle associazioni, una su tutte Movida On: diciamo basta ai fondi dati agli amici degli amici; seguiremo la vicenda del ponte bailey di Cocomaro, che dopo le nostre iniziative il Pd ha detto sarà ricostruito lì”. Ma il 2018 sarà anche l’anno delle elezioni politiche di marzo. “Dopo aver chiaro il quadro a livello nazionale – informa Lodi – ci siederemo attorno ad un tavolo con tutte le opposizioni, e studieremo i punti in comune per arrivare alle amministrative del 2019. Nessuno deve avere paura, dobbiamo essere uniti per cambiare 70 anni di storia, verranno valutate le persone e ci sarà posto per tutti”.

A proposito delle elezioni di marzo “Naomo” rivela che ci vuole “un parlamentare della Lega ferrarese, che ci appoggi in un anno di battaglie”. Riferimento nemmeno troppo velato al possibile approdo romano di Alan Fabbri. In una Ferrara che per le proiezioni della Lega sarà sempre più verde: “Abbiamo pronta la mappa di diverse zone in cui Ln è il primo o il secondo partito”.

Si professa “un po’ meno ottimista” il consigliere comunale Giovanni Cavicchi, il quale sottolinea di vedere “la destra divisa” e che non manca di attaccare le calotte: “Portano benefici ai vertici di Hera, non ai cittadini, non sono un toccasana ma un’imposizione dall’alto”.