Politica
22 Dicembre 2017
Scaramucce incrociate tra Pd e opposizioni sulla sicurezza e sui fondi alla cultura

Approvato il bilancio di previsione 2018 con gli emendamenti dem

di Redazione | 4 min

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di Martin Miraglia

(archivio)

Se non fosse per le formalità, l’ultima seduta del consiglio comunale di Ferrara riunitosi per approvare le risoluzioni, gli emendamenti e poi il bilancio preventivo 2018, si sarebbe potuta chiudere dopo appena un quarto d’ora.

Tanto infatti serve perché il presidente del consiglio espliciti i tempi per gli interventi su ognuno degli strumenti, e poi dia la parola a Patrizia Bianchini, consigliera del Pd, che nella sua dichiarazione di voto sulle 7 risoluzioni prima continua la sua querelle con Fochi (M5S) iniziata due giorni fa poi dice quanto c’è da sapere: il Pd si blinda. Abbastanza prevedibile, ma comunque tanto basta, con il singolo partito che nonostante le defezioni mantiene la maggioranza in consiglio.

“Senza dubbio Ferrara non è Montecarlo, dove si trasferisce la residenza per non pagare le tasse”, esordisce, “La visione fosca di Fochi è in linea con quella di Di Maio che ridicolizza quanto fatto dai governi locali del Pd in questi anni. So bene che Carife è fallita (…) ma è singolare che a Ferrara è attaccato Franceschini per non essere intervenuto sulla banca cittadina a Roma si attacca Boschi per il motivo contrario. Non c’è coerenza politica, è un uso strumentale delle notizie”.

Poi passa al bilancio “dal quale desumiamo le scelte dell’amministrazione con tasse che non salgono, servizi che non diminuiranno e 175 milioni di investimenti nei prossimi anni”. Li passa al setaccio uno per uno, poi attacca ancora, questa volta Cavicchi (Lega Nord) “che quando dice che il bilancio non risponde alle esigenze dei cittadini mi piacerebbe sapere a quali si riferisce, perché noi conosciamo benissimo le preoccupazioni legate alle tematiche sull’immigrazione, ma sono preoccupazioni che abbiamo tutti noi. Però è necessario anche sapere quali sono le risposte che può dare un’amministrazione locale, perché i sindaci non comandano né la Polizia né i Carabinieri, non possono legiferare, non possono comminare pene. I sindaci si muovono su binari e angoli stretti, e in questi abbiamo fatto moltissimo. Le esigenze dei cittadini sono tante, e non si può parlare di un’unica tematica perché sono tante quelle da affrontare”. Poi, la sentenza: “Per questi motivi il Pd voterà a favore delle proprie risoluzioni e contrariamente a quelle presentate dagli altri partiti”.

Anche se Alessandro Balboni (Fdi) fa i distinguo ma si apre ad alcune proposte – compresa quella su Movida On e il ponte bailey –, Fochi contrattacca con altri dati preoccupanti e fa sapere di supportare le mozioni sulla sicurezza di Forza Italia e Fornasini bacchetta il Pd sul fatto che “Franceschini non aveva il padre o il fratello nel consiglio di amministrazione di Carife”. Si salvano solo le risoluzioni del Pd – il ponte bailey e la riduzione delle tariffe delle palestre comunali – e quella sul Giardino delle Capinere presentata da Fiorentini (Si). Le altre affondano tutte con 16 o 17 voti contrari.

Discorso identico vale per gli emendamenti e, più tardi, per il bilancio – che passerà con 16 voti a favore, solo quelli del Pd, e la bocciatura da parte di Forza Italia, Fdi, Lega, Gol e Movimento Cinque Stelle – dopo un’ora e mezzo di dichiarazioni di voto e votazioni vere e proprie tra le quali spuntano anche alcune scaramucce, prevedibili, sul tema sicurezza.

Il fuoco incrociato lo fanno Balboni (FdI), Vitellio (Pd) e Fornasini (Fi), e l’occasione è l’emendamento presentato dai dem sul progetto ‘persone in centro’. Balboni parte per primo: “I principi sono condivisibili, ma il problema è politico: dopo aver cercato di negare l’innegabile e di fare muro contro muro ci mette in difficoltà quando una proposta del genere viene portata in maniera lodevole. Io pensavo a come avrebbe votato una persona a cui mi ispiro, Almirante, e lui diceva ‘quando esce la verità dalla bocca dei tuoi avversari sorridi perché è una vittoria’. Quindi dopo tanti anni di totale indifferenza della maggioranza sulla sicurezza voterò sì, anche se è un’eccezione perché gli emendamenti successivi incontreranno un voto contrario”, spiega.

Vitellio contrattacca, prima prendendo in giro lui – “uno di notte si sogna quello che vuole” – poi attaccando frontalmente Forza Italia: “Credo gli emendamenti ricalchino quello di cui si è discusso in consiglio comunale. Quando poi vorremo togliere il tema sicurezza dalla campagna elettorale faremo un favore alla città”, e dice che gli emendamenti del centrodestra tolgono fondi alla cultura.

Inevitabile la replica di Fornasini: “Abbiamo iniziato a presentare emendamenti e ordini del giorno dal giorno successivo all’insediamento, siamo sempre stati attenti sul tema sicurezza. Adesso tra tre mesi si vota e guarda caso dopo essere stati assenti presentate degli emendamenti e dei documenti sul tema? Rimando al mittente queste argomentazioni risibili. E non siamo contro la cultura, ma se dobbiamo togliere dei fondi ad alcune associazioni specifiche, siamo per questo”.

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