Copparo
15 Dicembre 2017
Per i giudici il fatto non sussiste, anche la procura aveva chiesto l'assoluzione

Antiquario assolto dall’accusa di usura

di Redazione | 2 min

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Copparo. Assolto perché il fatto non sussiste. Si conclude nel migliore dei modi per un’antiquario di Parma il processo che lo vedeva alla sbarra con l’accusa di usura e tentata estorsione.

L’accusa a carico di Lorenzo Danieli (difeso dall’avvocato Vittorio Anelli del foro di Parma) era quella di aver concesso un finanziamento da 50mila euro a un imprenditore del settore immobiliare di Copparo (costituitosi parte civile tramite l’avvocato Dario Bolognesi, sostituito in udienza dall’avvocato Enrico Cottu), in grossa difficoltà economica, chiedendo però un assegno di 5mila euro a titolo di interessi bimestrali. In più si sarebbe fatto fatto promettere il 20% delle quote societarie dell’azienda della moglie dell’imprenditore, anche lei imprenditrice (nel settore energia), a fronte di un’ulteriore passaggio di denaro pari a 42.500 euro. Di fronte alle difficoltà economiche della coppia, l’uomo si sarebbe fatto consegnare come garanzia della cessione delle quote societarie – il cui valore, secondo il consulente del pm, era decisamente più elevato rispetto al prestito concesso – due assegni da 90mila euro ciascuno e altri due assegni in bianco, minacciando a un certo punto di andare a riscuoterli mettendoli così, di fatto, definitivamente in ginocchio e integrando così anche il reato di estorsione (solo tentata perché non andata a buon fine). Assegni peraltro che non sarebbero mai stati restituiti alle parti offese nonostante le loro richieste (e per questo c’è un imputazione per appropriazione indebita).

Dopo l’istruttoria il pm Ombretta Volta ha però chiesto l’assoluzione per insufficienza di prove, essendoci troppa disparità nelle analisi dei consulenti sul valore effettivo delle quote, elemento fondante dell’accusa. Il tribunale ha deciso per l’assoluzione perché il fatto non sussiste, motivazioni a 90 giorni.

 

aggiornamento del 27/12/2017: su richiesta del diretto interessato precisiamo che il signor Lorenzo Danieli non svolge la professione di antiquario ma di imprenditore

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